Un passo verso la socialdemocrazia europea

Strano gruppo di famiglia Un passo verso la socialdemocrazia europea Strano gruppo di famiglia DAL NOSTRO INVIATO FIRENZE — Il congresso del pei si svolge in tre gironi concentrici. Il primo trova i delegati alla ricerca di una nuova identità del partito, tutta da definire. Il secondo girone sale verso la tribuna stampa dove stanno i giudici e i giustizieri, convinti the il ,pri uscirà diverso dalle assise nella misura in cui saprà assecondare i loro suggerimenti. Il terzo girone abbraccia infine il palco delle delegazioni straniere. Centoquindici pattiti sono presenti con l'intenzione di rilevare i giusti parametri della collocazione del pei: da chi si allontana, a chi si avvicina? Noi ci fermiamo all'ultimo girone. Il gioco delle distanze internazionali lo ha reso intricato sin dall'inizio Rubbi, capo della sezione esteri, nel disporre le delegazioni sulla tribuna. Nella prima fila, in ordine da sinistra a destra, stavano i comunisti spagnoli, i socialisti francesi, i laboristi inglesi; poi, alle poltrone centrali, i rappresentanti del pcus, divisi dai delegati cinesi e dal gruppo dei titoisti jugoslavi; chiudevano la fila i socialdemocratici tedeschi e i comunisti francesi. Maijl movimento operaio era riuscito a mettere in un'unica riga un gruppo di famiglia, per così dire, tanto variegato. Dovrebbe essere l'immagine del «nuovo internazionalismo» ideata dal pei. Per il momento appare incredibile, addirittura perverso: fatto sta che in quella memorabile fila nessuno si rivolge la parola. Tutti gli sguardi fissi su Natta, a cogliere per chi vanno le sue predilezioni. E Natta non li ha lasciati senza risposte. «Un modano partito riformatore», lo slogan del congresso, significa nell'interpretazione del segretario più socialdemocrazia e meno comunismo, se non proprio l'abbandono dell'uno e la conversione all'altra. Il quadro della revisione è la Comunità europea, l'ambito è la sinistra europea. Per certi versi un ritorno alle origini: «Un riawiciaumento dà due grandi filoni in cui si è scisso il movimento operaio». Ma questa volta non per ricucire quanto Lenin e Kautsky avevano lacerato. E qui sta la novità inaspettata di Natta Nel cercare il reincontro storico con le socialdemocrazie il pei non intende trascinarsi più appresso il fardello moscovita c comintemi sta, tanto meno cercare una compenetrazione socialista delle due Europe. Per fugate i dubbi sorti in proposito, Natta è ricorso ad una rivalutazione dei giudizi euforici espressi dal pei nei confronti del gorbaciovismo. Viene riaffermato l'appoggio alle iniziative per la distensione, ma, quanto alle riforme, l'iniziale entusiasmo sì riduce M'«auspicio di successo» che non «deve oscurare la visione delle molte e dure questioni irrisolte, a partire dalla democrazia». L'Utss campione della pace, ma non del socialismo. I sovietici si aspettavano certamente di più. Ò non si aspettavano che alla vigilia del congresso venisse messa in sordina la fuga in avanti, l'identificazione con Gorbaciov, espressa prima da Bufalini su PÙnità e poi portata da PecFrane Barbieri (Continua a pagina 2 in nona colonna)

Persone citate: Barbieri, Bufalini, Gorbaciov, Kautsky, Lenin, Natta, Rubbi

Luoghi citati: Firenze