Poesia di Leopardi su un palcoscenico di Gian Luca Favetto

Poesia di Leopardi su un palcoscenico ( SPETTACOLO AL TEATRO NUOVO) Poesia di Leopardi su un palcoscenico Leopardi e l'uomo d'oggi. Un binomio impossibile? A coniugare parola poetica e teatro ci hanno pensato l'altra sera il Gruppo della Rocca, che ha allestito la messinscena, e Gian Luca Favetto che ha scelto e curato l'adattamento delle ^Operette Morali-proposte, i j.Lfli, .spettacolo, andato,, in scena alla Sala Valentino del Teatro Nuovo, nell'ambito dell'operazione «Il pensiero liberato» organizzata dall'Associazione Amici dello Spettacolo, non era una scommessa facile. La poesia leopardiana cosi densa di significati filosofici tuttavia non sembra essere cosi lontana dai problemi di oggi. La scienza influisce ancora sui destini degli uomini, fra scienza e filosofia è ancora querelle. Al confini di Colombo e Gutierrez si sono so¬ stituiti altri confini e supe rarli è sempre 11 fine dell'uà mo. L'Incertezza del pubblico dell'altra sera non deriva quindi da Leopardi, ma semmai dal dubbio: si può «interpretare» la poesia? Non è la lettura l'unica sua destinazione possibile? Beninteso che .gli attori (Dorotea ABlanidis, Loredana Alfieri, Giovanni Boni, Luigi Castejon e Beppe Di Mauro) hanno «letto» e non «recitato» il testo, ma molti giovani si chiedevano lo stesso se questa non fosse una forzatura nell'interpretazione. «Se lo spettacolo — dice Gian Luca Favetto — ha lasciato qualche dubbio e un po' di voglia di andarsi a rileggere Leopardi in solitudine, senza indicazioni esterne, la serata non è stata insuccesso, ma proprio quello che volevo*. t.lg.

Persone citate: Beppe Di Mauro, Dorotea Ablanidis, Gian Luca Favetto, Giovanni Boni, Gutierrez, Leopardi, Loredana Alfieri, Luigi Castejon