Nascosto il registratore negli slip raccoglieva confidenze in cella

Nascosto il registratore negli slip raccoglieva confidenze in cella Pentito della mafia ha svelato i cento segreti del carcere Nascosto il registratore negli slip raccoglieva confidenze in cella Parte delle bobine costituisce ora materiale d'accusa contro la banda che sequestrò Marco Gatta, nipote del fondatore della Lancia - Anche, uno dei rapitori, collabora con i giudici ;U«ovdBti rapitori collabora' con la magistratura e fa i nomi dei complici, un pentito della mafia gira in carcere con il registratore nascosto negli slip per raccogliere confidenze: sono i due pilastri dell'accusa nel nuovo processo per 11 sequestro di Marco Òattd, il nipote del fondatore della Lancia rapito nel '79 a Vinpvo. Il giudizio, cominciato ieri davanti alla prima sezione (pres. Cirillo, pm Se.luzzo. cane. Orfanelli) ha avuto un avvio contrastato per le eccezioni dei legali. Nel primo processo (febbraio '82), il tribunale condannò a 27 anni ciascuno (la sentenza è definitiva) Francesco Zuppardo, Gaetano Ventra e Pietro Lepanto, tutti personaggi di secondo piano. Fu proprio Lepanto che, nel giugno '83, mentre si celebrava l'appello, decise di collaborare: *Non ho preso parte al sequestro, mi sono limitato a riciclare un po' di denaro*. Fece l'elenco di alcuni complici ora alla sbarra: i carcerieri, o presunti tali, Martino Calabrese, Rocco Catalano e Damiano Cianci, il basista Antonio Cono, e di altri come Carmelo Gullace, Vincenzo Rositano (ritenuto un capo, difeso dall'avv. Geo Dal Fiume), Angelo Palomara, Michele Condolucci. Verso la fine dell'84, Francesco «Ciccio» Miano, potente boss dei catanesi, completò 11 quadro. Nascosto negli slip un registratore (avuto, pare, da un funzionarlo del ministero dell'Interno), il pentito cominciò a raccogliere le confidenze di Gullace e Condolucci nel centro clinico delle Nuove.. Decine di bobine fini¬ rono sulla scrivania del magistrato e decine di persone si trovarono nei guai. L'elenco degli imputati' per il sequestro si allungò: Giuseppe Calabro, il «dottorino» della mafia già implicato nel rapimento Ceretto, Rocco Pronesti, Vincenzo Zampaglione. E anche Paolo Gattuso. ammazzato nel frattempo. Nessuno sa con precisione quante ore di «confidenze* siano state raccolte dal «catanese». Solo la parte che riguarda questo processo (in cui il Miano non c'entra) è condensata in 30 bobine. Ma quel registratore è servito per svelare una montagna di misteri: omicidi, aggressioni, traffico di droga e altro. Ieri il tribunale ha deciso di stralciare le posizioni di Martino Calabrese e Carmelo Gullace. processati in questi giorni alle Assise di Palmi, e di Giuseppe Calabro, ancora in Francia In attesa dell'estradizione. In barella, per '■ postumi di un'operazione, si è presentato 11 Condolucci, difeso dall'avv. Tartaglino. Presente in aula anche Marco Gatta, che col 11 padre Ferdinando si è costituito parte civile con l'avv. Zacco- ne.' Il-giovane,- clie-óggl'-ha '30 anni, fu bloccato il 19 gennaio '79 mentre tornava a casa dal Polo Club di Vinovo. Per un mese rimase prigioniero in una cisterna di proprietà del Ventra, alla periferia di Ventimiglia, poi fu trasferito in una mansarda. Fu liberato il 17 aprile '79 a Riva di Ghie ri dopo il pagamento di 750 milioni (richiesta iniziale S miliardi). Francesco Ciccio Miami

Luoghi citati: Francia, Miami, Palmi, Ventimiglia, Vinovo