Utile Italimpianti quasi raddoppiato

Utile Italimpianti quasi raddoppiato Con ordini per 3483 miliardi Utile Italimpianti quasi raddoppiato GENOVA — Il consiglio d'amministrazione dell'Italimpianti ha approvato il progetto di bilancio chiuso al 31 dicembre 1985. L'esercizio è stato caratterizzato dall'esecuzione della decisione IriFinsider circa la riorganizzazione del comparto impiantìstico del gruppo, attraverso il conferimento all'Itallmpianti della responsabilità di caposettore e l'acquisizione del controllo azionario delle società Innse, Tagliaferri. Ifagraria, Cimimontubi, Nuova Cmf, Cmf 8ud, Fmi-Mecfond. L'azienda genovese, in questo ruolo, ha realizzato un risultato di 8,6 milioni. Esso tieneconto della gestione industriale dell'Italimpianti, che ha registrato un attivo di 38,2 miliardi a conferma di un andamento costantemente positivo (l'utile '84 era stata di 21 miliardi) e del risulta¬ to delle aziende partecipate, ancora oggi negativo essenzalmente per il contributo di Cimimontubi. Il fatturato aggregato del raggruppamento è stato di oltre 1500 miliardi, di cui 965 dell'Italimpianti. Il portafoglio ordini è di 4600 miliardi, di cui 3483 dell'Italimpianti. Il consiglio d'amministrazione ha preso atto con soddisfazione dell'avvenuta stipula del contratto per la costruzione del tubificio di Voljski in Urss, che testimonia il livello d} competitività internazionale raggiunto dallltalimpianti. Per la realizzazione di questo impianto la società si avvarrà delle aziende di cui è capofila, dell'Ansaldo per l'automazione, della Dalmine e della Nuova Italsider, soprattutto per il know-how di produzione e di esercizio degli impianti.

Persone citate: Tagliaferri

Luoghi citati: Genova, Urss