E' morta la Campionaria Evviva la Fiera d'aprile

E' morta la Campionaria Evviva la Fiera d'aprile Dopo 60 anni la rassegna milanese cambia volto E' morta la Campionaria Evviva la Fiera d'aprile MILANO — Le hanno cambiato persino il nome: addio dunque alla vecchia Campionaria nata sui bastioni di Porta Venezia sessant'anni fa; da quest'anno la più importante manifestazione commerciale milanese si chiama «Grande Piera d'Aprile». Snobbata dai grandi gruppi industriali italiani ed esteri, che hanno ridotto la loro presenza, surclassata dalle manifestazioni settoriali che le hanno tolto spazio vitale in questi ultimi anni, sempre meno frequentata dai visitatori (in calo da tre anni, lo scorso anno hanno superato di poco il milione e 600.000 unità) e soprattutto in rosso sotto l'aspetto gestionale, per sopravvivere la vecchia Piera si è posta un ultimatum. .Tre anni di tempo per cambiar pelle secondo un progetto che abbiamo messo a punto con alcuni validi collaboratori, tra cui il sociologo Francesco Alberoni, il presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche Luigi Rossi Bernardi, il direttore dell'Istituto di cibernetica dell'uni versità di Milano, Giovanni Degli Antoni — ha dichiarato ieri alla presentazione ufficiale della manifestazione il presidente dell'Ente Piera, Mario Boselli — poi si vedrà. Abbiamo effettuato un investimento che deve dare un adeguato ritorno, due miliardi in più, soltanto quest'anno, rispetto alle normali spese. Poi dovremo ricostruire gli immobili, che sono stati edificati tanti anni fa per una fiera campionaria, con larghe superfid espositive non più adatte alle nuove esigerne-. Insomma, da fiera di merci a fiera di servizi, a centro di scambi non solo economici ma anche culturali, pubblicitari, di comunicazioni, di riflesso al mutato ruolo di Milano nel contesto nazionale: noli più polo industriale ma centro del terziario più o meno avanzato. E. cosi quest'anno vanto della Piera d'Aprile, che ha ridotto il periodo di esposizione a soli 9 giorni, dal 12 ài 20 aprile, non saranno più la pressa più po¬ tente del mondo, il trasfer più ' aggiornato, i grandi gruppi industriali con il meglio della loro produzione, bensì cinque Idee, cinque modi diversi di vivere la manifestazione, con il contorno di 17 rassegne specializzate all'Insegna della cultura sofisticata sia in campo economico che scientifico. I visitatori, Invece di percorrere chilometri e chilometri senza obiettivi precisi, potranno scegliere all'interno del settore fieristico cinque percorsi caratterizzati da altrettanti grandi temi: Immagine Italia, Qualità della Vita, Qualità del Lavoro, Prospettive per lo sviluppo, Qualità del futuro. B percorso immagine Italia, ad esemplo, caratterizzato dal colore azzurro, metterà in evidenza il made in Italy sotto tutti 1 suol aspetti: dal design alla moda, dalla dieta mediterranea al disinquinamento. Il color ocra contraddistingue l'idea Qualità del Futuro: il visitatore potrà fare il punto su quanto di. meglio si può vedere In Italia e all'estero in materia di nuovi materiali, biotecnologie, agrotecnologie, optelettronlca e altre meraviglie che ci propone il progresso tecnologico. La fabbrica automatica e l'intelligenza artificiale sono invece 1 punti di forza dell'idea Qualità del Lavoro, sulla spinta dell'Intuizione che migliorare 11 lavoro significa anche migliorare il prodotto. Più tradizionale è invece il percorso giallo, all'insegna della Qualità della vita. Qui vengono esposti i prodotti che dovrebbero migliorare la vita quotidiana: dalle macchine per cucire a gioielli e gemme, dagli elettrodomestici più moderni agli articoli sportivi. Infine l'ultima idea Prospettive per lo Sviluppo una guida per chi voglia investire nel Mezzogiorno d'Italia e nel Paesi emergenti. Qui ritorna un'altra impostazione della vecchia Fiera, vista come punto di contatto tra il Nord e 11 Sud non più dell'Europa ma del mondo. Gianfranco Modolo

Persone citate: Francesco Alberoni, Gianfranco Modolo, Luigi Rossi Bernardi, Mario Boselli

Luoghi citati: Europa, Italia, Milano, Venezia