Craxi promette al sindacato un impegno di 136 mila miliardi in tre anni di Gian Carlo Fossi

Lo Craxi promette al sindacato un impegno di 136 mila miliardi in tre anni Lo ROMA — Il governo prevede investimenti per 136.034 miliardi entro il 1987 in infrastrutture (strade, ferrovie, telefoni, elettricità ecc.) e la creazione di alcune centinaia di migliaia di posti di lavoro, oltre a interventi aggiuntivi per le aree metropolitane e il settore dei beni culturali: è questo un riscontro concreto dato ieri da Craxi, nel quadro della verifica politica, a una delegazione di Cgil-Cisl-Uil, guidata da Pizzlnato, Marini Benvenuto, che sollecitava un insieme di misure urgenti per fronteggiare l'«emergenza lavoro». A un documento presentato dai sindacati il presidente del Consiglio ha contrapposto una «memoria riservata», predisposta dal dipartimento affati economici e sociali di Palazzo Chigi, ricca di osservazioni e cifre, ma anche puntuale nel segnalare il pericolo di ritardi negli impieghi finanziari e contraccolpi negativi sull'occupazione, soprattutto al Sud, se non saranno ràpidamente rimossi intoppi procedurali e difficoltà operative. «E' stato calcolato — avverte la memoria — che la contrazione di circa il 24% degli investimenti, che si verificherà entro il 1987 (senza considerare l'intervento per il Mezzogiorno) se non saranno attivati correttivi, produrrà^ un forte decremento occupazionale con la perdita di circa 80.000 unità». Il piano di investimenti è stato esaminato in successive riunioni tra Craxi e i rappresentanti della Confindustria, della Confapi e delle organizzazioni agricole, le quali hanno avanzato richieste per il progresso dei rispettivi settori, oltre che dell'economia in generale. La Confindustria ha sottoposto al presidente un documento dal titolo «Una nuova fase di sviluppo: un'occasione da non perdere», in cui sottolinea che l'azione di rilancio non può prescindere da tre condizioni fondamentali: riduzione dell'Inflazione entro i limiti dei principali concorrenti, continuità del processi di investimenti su livelli elevati, contenimento del costi del lavoro, del denaro e dei servizi.' Solo in elettricità, telefoni e autostrade saranno lmpie gati 93.413 miliardi, di cui 27.073 dall'Enel, 20.700 dalla Stet e 3019 dalla Società autostrade. Gli altri 42.621 miliardi saranno spesi in diversi settori di opere pubbliche: Anas 6251 miliardi, Ferrovie dello Stato 14.838 miliardi, amministrazioni varie (Difesa, Lavori pubblici ecc.) 5281 miliardi, edilizia residenziale e pubblica 7400 miliardi, Azienda statale dei servizi telefonici e poste 2572 miliardi e cosi via. «Per evitare ritardi o paralisi nell'attuazione del progetti previsti — rileva la memoria di Palazzo Chigi — occorrono meccanismi di permanente controllo e accelerazione delle procedure. Mira a tale finalità il Comitato di coordinamento per la promozione e l'impulso dei progetti infrastnitturali, che sarà costituito presso la presidenza del Consiglio del ministri». L'istituzione di un'autorità a centrale di coordinamento, una sorta di «Alto commissariato per l'occupazione», era stata proposta da Pizzlnato, Marini e Benvenuto Insieme a tre Interventi precisi. 1) Effettiva utilizzazione degli stanziamenti già previsti per il 1986. 2) Destinazione di altri 3000 miliardi, da ricavarsi con una «consistente fiscalizzazione» del risparmio petrolifero, che lasci invariati i prezzi finali del prodotti derivati: subito, in ogni caso, vanno attivati per creare nuova occupalo ne 1 38.000 miliardi già disponibili per Investimenti nel triennio 86-88. 3) L'adozione di procedura d'urgenza per «motivi di ordine sociale», sull'esempio di quelle applicate per la realizzazione dell'aula-bunker del processo di Palermo. Caute, ma sostanzialmente positive, le reazioni dei sindacati. «Quello di oggi — ha ricordato Del Turco (Cgil) è stato il primo Incontro dal luglio 1981 a non essere dominato dal tema del costo del lavoro». Non meno prudente, Lucchini ha osservato che, ad alcune condizioni, l'industria è pronta ad allargare la base produttiva, Invertendo la tendenza degli anni passati: «Questa rmisicag&pUu^iiia al perché più sviluppo pcirtvaad .un aumento dei posti». Gian Carlo Fossi Roma. Mandelli, da sin., Lucchini e Craxi durante la riunione governo-imprenditori a Palazzo Chigi

Persone citate: Craxi, Del Turco, Lucchini, Mandelli

Luoghi citati: Palermo, Roma