I nostri soldi

La lira va a scuola r I nostri soldi «Siamo gli alunni della classe 5" C della Scuola Elementare "Antola" di Rapallo (Genova). Avremmo intenzione di svolgere una ricerca sail'economia e sul valore della lira negli ultimi 50 anni. Ci piacerebbe ricevere informazioni- sul costo della vita e sugli stipendi dei lavoratori. Vorrebbe essere così gentile da fornirci alcuni dati, oppure indicarci a chi potremmo rivolgere la nostra richiesta?». La letterina, ordinata, pulitina e ben scritta come solo da ragazzini sappiamo fare (poi ce ne scordiamo), è firmata: «Gli alunni e l'insegnante», ed è a quest'ultima che vorrei indirizzare una premessa. Ricordi, cara signora, ai suoi alunni che questi confronti sul «valore» della lira devono tenere presente anche il livello di vita nei diversi anni. Come scrivevo proprio nella scorsa rubrica (Potere e dovere d'acquisto. 2 aprile), cinquantanni fa, nel 1936, non c'erano tanti prodotti dell'industria, né erano così diffusi tanti «consumi» del tempo libero, quanti oggi non solo esistono, ma sono diventati praticamente «spese necessarie». Quindi, anche se i conti, i calcoli, ufficiali e non ufficiali, ci dicono che mille lire del 1936 equivalevano in potere d'acquisto a circa un milione di oggi, aprile 1986 (esattamente, 990 mila lire), non si può certo dire che, in fatto di stipendi mensili, il milione di oggi possa assicurare una «felicitai) equivalente a quella che le mille lire di allora potevano garantire. Ricordando questo all'insegnante, mi sembra di aver dato anche una prima risposta ai suoi alunni, per quanto riguarda il valore della lira di cinquantanni fa. Se, ora. ritorniamo man mano verso l'oggi, troviamo che fino al 1940, inizio per il nostro Paese dell'ultimo conflitto mondiale, e nei primi anni di questo, il valore della lira non subisce sostanziali variazioni. La prima, grande inflazione, scoppia man dì Mano Salvatorelli del costo della vita con la perdita di potere d'acquisto della,moneta, 'come, invece, fanno molti. Perché, se lo si confonde, e si dice, per esempio, che la lira ha perso il 30 per cento del potere d'acquisto quando il costo della vita è aumentato del 30 per cento, dovremmo anche dire che a un aumento del 100 per cento del costo della- vita — come nel decennio 1966-'76 t— corrisponde una perdita del potere d'acquisto della lira del 100 per cento, il quale, cioè, si è ridotto a zero. E questa, evidentemente, è una grossa sciocchezza. Che cosa dovremmo dire, allora, dell'ultimo decennio, in cui il costo della vita si è quadruplicato? Il calcolo che occorre fare, infatti, è diverso. Eccone un esempio. Se il costo della vita passa da 100 a 140. posso dire che è aumentato del 40 per cento. Ma, per calcolare la perdita di potere d'acquisto della lira devo fare: 10.000 diviso 140 eguale a 71,42. Sottraggo da 100 — indice di partenza — questo risultato e ottengo 28,6 circa. Questo significa che a un aumento dei prezzi del 40 per cento, corrisponde una perdita di potere d'acquisto di un po' meno del 29 per cento. Con lo stesso sistema posso calcolare che a un «raddoppio» del costo della vita, cioè a un suo aumento del 100 per cento, corrisponde una perdita di potere d'acquisto del 50, e non del 100 per cento, eccetera. Così, nell'qltimo decennio, durante il quale il costo della vita si è quadruplicato, il potere d'acquisto della lira si è ridotto del 75 per cento. Gli alunni di Rapallo volevano sapere, forse, notizie dettagliate su prezzi e retribuzioni, ma non ho più spazio. Consiglierei la loro brava insegnante a scrivere all'Ufficio stampa dell'Istat, che. a quanto mi risulta, sta preparando un «Progetto scuola». L'indirizzo è: via Cesare Balbo. 16 • 00184 Roma. Sono sicuro che le risponderà. La lira va a scuola mano che la guerra si spegne in Italia, c cioè con l'avanzata degli eserciti anglo-americani nella Penisola, dopo il loro sbarco in Sicilia. Così, nel 1946. a guerra finita da un anno, il costo della vita si e già moltiplicato di oltre 30 volte rispetto al 1936. e mille lire equivalgono «solo» a 30 mila lire circa di oggi. L'inflazione continua a correre fino al 1948-'49. poi si attenua per una ventina d'anni. Nel 1956 mille lire «valgono» intorno alle 13.400 attuali, e quelle del 1966 sulle 9400 d'oggi. L'inflazione si riaccende nei primi Anni Settanta, con l'esplosione dei prezzi del petrolio, precedu ta, però, da quella — sia pur meno violenta — delle grandi materie prime, dalla lana ai minerali, e nel 1976 mille lire valgono oltre 4000 lire (per la precisione, sempre secondo gl'indici «tecnici» 4120 lire) di oggi. Per aiutare gli alunni del la 5" elementare di Rapallo a dare più senso a queste cifre, farei' osservate loro che in dieci anni, dal 1956 al 1966, il costo della vita è aumentato di un 30 per cento circa, nel successivo decennio del 100 per cento, cioè è raddoppiato, e nell'ultimo, dal 1976 al 1986. è più che quadruplicato. Questa osservazione mi suggerisce, ancora, un'altra raccomandazione. Non confondete, almeno voi, cari ragazzi, l'aumento

Persone citate: Antola, Mano Salvatorelli

Luoghi citati: Genova, Italia, Rapallo, Roma, Sicilia