Incriminati 51 professori ricevevano stipendi super

Incriminati 51 professori ricevevano stipendi super Pavia, all'Istituto musicale Vittadini, insieme con il vicesindaco Incriminati 51 professori ricevevano stipendi super NOSTRO SERVIZIO PAVIA — Un'ispezione amministrativa all'Istituto 'civico musicale «Vittadini» di Pavia avviata lo scorso anno dal vicesindaco e delegato alla Cultura, Roberto Portolari, 36 anni, socialista, ha finito col portare lo stesso vicesindaco e 51 professori dell'istituto (26 di Milano, due di Torino, uno di Genova, uno di Piacenza e 1 rimanenti 21 di Pavia e provincia) all'incriminazione per reati che vanno dal peculato alla truffa. Tutti sono stati raggiunti da altrettanti ordini di comparizione emessi dal procuratore della Repubblica di Pavia Antonio Marcucci. Al vicesindaco è stato contestato il reato di concorso in peculato (gli verrebbe fatto carico di non aver vigilato a dovere per evitare il pagamento di somme non spettanti al personale docente), mentre tutti gli altri sono stati ritenuti re¬ sponsabili di concorso nel reato di truffa aggravata al danni del Comune. Secondo l'accusa avrebbero percepito somme in denaro non dovute nei loro stipendi (si paria di assenze ingiustificate e di presenze fantasma) per il periodo compreso tre l'ottobre '84 e il gennaio '85. Inoltre, sempre i docenti dovranno rispondere ancora dell'imputazione di peculato perché nella loro funzione di titolari di un pubblico servizio avrebbero compiuto nel semestre ottobre '84-marzo '85 ben 9442 telefonate non attinenti all'insegnamento musicale dall'apparecchio della segreteria dell'istituto. Nul prossimi giorni tutti e 52 verranno interrogati a palazzo di Giustizia nella veste di imputali alla presenza dei loro difensori. Il vicesindaco Portolan ha dichiarato di avere la coscienza tranquilla: 'Tutto.è nato — dice — dal rapporto presentatomi dal caporipartizione del mio assessorato, il dottor Luigi Tomaselli, al termine di un'inchiesta amministrativa che io stesso avevo predisposto. La cosa ovviamente non era piaciuta ai docenti che mi accusarono di indebita ingerenza e abuso di potere suscitando accese polemiche e ingiustificati contrasti. Non sono certo io in difetto. Chi ha la coscienza a poste' — precisa — non ha nulla da temere. Ho solo fatto il mio dovere». Ma a quanto pare 11 magistrato Inquirente è di diverso parere se gli ha inviato un ordine di comparizione motivato da un'accusa ben precisa. »Si tratta solo di un atto puramente formale — sottolinea —: è una prassi. E' chiaro che il magistrato deve sentire tutti i protagonisti della vicenda, quindi anche il sottoscritto». a. L

Persone citate: Antonio Marcucci, Luigi Tomaselli, Roberto Portolari, Vittadini

Luoghi citati: Genova, Milano, Pavia, Piacenza, Torino