Lo Stato paga, rinvio di un anno

Lo Stato pqgg, rinvi® di un anno Cominciato e subito rinviato il processo per le 64 vittime del cinema Statuto Lo Stato pqgg, rinvi® di un anno Due fatti clamorosi in tribunale: il ministero dell'Interno risarcirà i famigliari (da 3 a 7 miliardi) «per solidarietà umana, dato l'evento eccezionale della sciagura» - Ma i calcoli richiederanno tempi assai lunghi - La ripresa del dibattimento fissata per il 4 maggio 1987 Il processo per la tragedia dello Statuto Incomincia e subito è rinviato al 4 maggio del prossimo anno perchè in aula si verifica un fatto nuovo, eccezionale. Lo Stato volontariamente entra in giudìzio come responsabile civile, è disposto a transare sul risarcimento del congiunti dei 64 uomini, donne, bambini e ragazzi che perirono nel rogo del cinema 11 maledetto, tardo pomeriggio del 13 febbraio 1983. Quasi duecento famigliari di tutti quei morti si sono costituiti parte civile. Per risarcire 1 danni materiali e morali che la sciagura ha provocato a questi parenti occorrerranno miliardi: da sei a dieci. Una cifra impossibile da mettere insieme calcolando solo le proprietà del titolare dello Statuto Raimondo Capella (2 miliardi di beni immobili messi sotto sequestro dalla magistratura), quelle eventuali degli altri imputati e la copertura assicurativa (600 milioni) del cinema. Il denaro mancante verrà quindi pagato dallo Stato. La finanza pubblica dovrebbe sborsare da un minimo di tre miliardi e mezzo ad un massimo di sette e mezzo. Per stabilire quanto toccherà a ciascun parente dovranno essere fatti calcoli lunghi, complicati: di qui, la decisione della quinta sezione del tribunale di rinviare addirittura di oltre un anno 11 processo. Un arco di tempo purtroppo usuale nei procedimenti civili, abbastanza inconsueto in quelli penali, di nórma abbastanza celeri, «ritardati» generalmente di rinvìi di set> timane, al massimo di qualche mese. Possibile che gli apparati burocratici statali debbano impiegare 13 mesi per compiere tutti gli accertamenti e dare il via ai risarcimenti? Risponde l'avv. Francesco Argan, patrono dell'avvocatura dello Stato: «Ogni singola transazione dovrà essere esaminata e approvata dall'Avvocatura generale di Roma, dalla Córte dei Conti, dal Consiglio di Stato. La documentazione da acquisire, esaminare e vistare sarà enorme. Per questo, un anno è forse poco, bisognerà fare i saia mortali per completare tutte le pratiche entro il 4 maggio del 1987.. Perché lo Stato ha deciso di entrare nel giudizio come responsabile civile? .Logicamente non è che in una causa normale ci saremmo comportati cosi — spiega l'avvocato Argan —. Ma questa è speciale, richiedeva quindi una condotta processuale speciale: va interpretato come un atteg¬ giamento umanitario, di soli- ] darietà. Come, d'altronde, esige la tragedia dello Statuto: una tragedia storica, che ha tutti i connotati di una calamità sociale. Inoltre, bene o male lo Stato sarebbe finito nel processo in qualsiasi modo, se non si fosse citato sarebbe stato citato dalle parti civili.. L'ipotesi che lo Stato potesse essere trascinato davanti al tribunale era stata prospettata mesi fa dai difensori di parte civile: «J beni del proprietario dello Statuto e quelli eventuali degli altri accusati non basteranno mal per il risarciménto. Tra gli undici imputati figurano pure i sei membri della commissione provinciale di vigilanza di allora che rispondano- di concorso in \ omicidio plurimo; disastro e falso. La commissione è sempre presieduta da un,'viceprefetto, dipende dàlia Prefettura e quindi dal ministèro dall'Interno, cioè dallo Stato. Che, sempre, per legge, è responsabile dell'operato dei suoi organi. Nel caso che i membri della commissione siano riconosciuti colpevoli anche lo Stato sarà condannato a risarcire i danni morali e materiali. Se accetterà una transazione sui risarcimenti, non sarà però più necessario trascinarlo in giudizio. Ed i congiunti dei morti potranno avere l soldi in fretta. Diversamente, dovranno aspettare la fine dei procedimenti penali e civili, cioè non meno di cinque, sei anni.. Il proprietario del cinema Statuto, Raimondo Capella, in aula ivili bbt itdl Cil d

Persone citate: Argan, Francesco Argan, Raimondo Capella

Luoghi citati: Roma