Un «Tgv» Torino-Milano (che arrivi a Chambéry)

Un «Tgv» Torino-Milano {the arrivi a Chambéry) Proposta in Regione per potenziare i collegamenti Un «Tgv» Torino-Milano {the arrivi a Chambéry) Se ne è discusso ieri in un incontro promosso dal pei - La giunta iao.td taglia dei*pr^6gchi e pi i sistemi di gestione Un nuovo collegamento ferroviario ad alta velocità, su nuova sede, fra Torino e Milano è stato proposto ieri dal pei torinese in un incontro sui problemi delle comunicazioni in Piemonte. Su questo collegamento, ha detto Athos Guasso ex parlamentare, ex segretario regionale e da due legislature consigliere a Palazzo Lascaris, «si potrebbe inserire una bretella per la Malpensa» ; in tal modo il documento del pei dice no alla bretella autostradale Novara-Malpensa. E dice no, pur se «non pregiudizialmente» come ha spiegato il senatore Libertini, anche alle nuove proposte di autostrade: Torino-Pinerolo, Ceva-Albenga, Asti-Cuneo, tangenziale est di Torino, autostrada urbana «presentate come scelte ideologiche capaci di risolvere tutti i problemi». Nulla da eccepire invece sulla Torino-Bardonecchia, il raddoppio della Torino-Savona, il completamento della Voltri-Semplone (alle quali peraltro il pei si è dimostrato ostile per anni); però 11 trasporto «va visto integrato in un sistema intermodale che tenga conto dei valori paesaggistici e ambientali, della.mobilità delle persone e delle cose, dei problemi connessi allo sviluppo di settori produttivi importanti: materiale rotabile, elettronica, sistemi di controllo». La linea veloce Torino-Milano è intesa come premessa per l'aggancio con il sistema Tgv francese che già arriva a Chambery: consentirebbe un collegamento rapido ParigiLione-Torino-Milano e le regioni che insistono su questi poli. Altri indirizzi prioritari riguardano la Cuneo-Nizza da potenziare in funzione del «terzo valico»: la nuova direttrice ferroviaria Sempione porti liguri via Novara-Alessandria, la eventuale linea cosiddetta «Mediopadana», Torino-Casale-Pavia-Milano soprattutto per il traffico merci, che alleggerirebbe la Torino-Milano. Tutto ciò mentre il Piemonte è minacciato dalla disattivazione, entro il 1° giugno, dei «rami secchi» individuati dall'azienda delle FS. In questi giorni l'ssessore ai trasporti, Cerutti, sta sotto ponendo a tutte le province e comuni interessati dai «tagli», uno studio che consente di «pretendere dalle Ferrovie la sospensione del decreto di chiusura delle linee» che sono, come è noto, Susa-Bussoleno (7,5 chilometri, 2066 viaggiatori al giorno); Varailo-Vignale (50,8, 1889 viaggia tori); Asti-Chivasso (51,3,1916 viaggiatori); Pinerolo-Torre Pellice (17, 1915 passeggeri); Ceva-Ormea 5,4, 776 persone); Saluzzo-Airasca (39,1, 906); Trofarello-Chieri (8,6 chilometri, 1025 viaggiatori al giorno).

Persone citate: Athos Guasso, Cerutti, Lascaris, Libertini