Bonn non teme frenate alla locomotiva tedesca di Mario Ciriello

Bonn non teme frenate alla loiomotiva teèesm Sul supermarco governo e Bundesbank ottimisti Bonn non teme frenate alla loiomotiva teèesm BONN — «Lo competitività internazionale della nostra economia resta intatta. La rivalutazione del marco non ci nuoce-. Lo hanno dichiarato, e ripetuto, il ministro delle Finanze Gerhard Stoltenberg e il presidente della Bundesbank Karl-Otto Poh!, i due uomini che hanno rappresentato la Repubblica Federale al convegno di Ootmarsum, in Olanda. Ma è più che un duetto, è un coro, in quanto la stessa serena opinione è espressa da altri esponenti del governo nonché dai portavoce dell'industria e del commercio. E' la dodicesima rivalutazione del marco dal 1948 e non una ha mai rallentato la marcia della robusta economia tedesca. Due soltanto sono le ombre. L'unica svalutazione, quella del franco francese, potrebbe avere effetti sensibili sugli scambi Bonn-Parigi: ma con un vantaggio «politico», ovvero una riduzione nel pesante deficit commerciale della Francia rispetto alla Repubblica Federale. L'altra ombra è rappresentata dai prezzi agricoli. Alcuni esponenti socialdemocratici avvertono che la Francia potrà adesso ottenere prezzi più alti per i suoi agricoltori, •mentre i nostri contadini resteranno a mani vuote*. Ignaz Kiechle, ministro federale dell'Agricoltura, ha subito cercato di attenuare i timori promettendo, se necessario, -sovvenzioni nazionali'. Ieri, a Bonn, il ministro Stoltenberg ha dichiarato che l'incontro del weekend «ha contribuito a un rafforzamento della cooperazione monetaria, economica e finanziaria in Europa*. Poi: -Lungi dal nuocere alla nostra economia, la nuova parità accresce invece le nostre possibilità di conseguire subito dopo l'86 una stabilità monetaria e finanziaria Una stabilità quasi totale dei prezzi e dei costi di produzione sarà già ottenuta entro quest'anno. Grazie a tali politiche, abbiamo creato nell'85 duecentocinquantamila posti di lavoro e ne creeremo trecentocinquantamila nell'86*. E' di ieri la notizia che l'inflazione è scesa, in marzo, su base annua, al solo 0,1 per cento. Non meno ottimista Otto Schlecht, segre tario di Stato all'Economia. -Il governo federale non vede alcun motivo di modificare i suoi pronostici. Il prodotto nazionale lordo dovrebbe pertanto crescere nell'86 del 3,5 per cento, anche se l'espansione delle vendite all'estero subirà un leggero calo. Calo previsto, indipendentemente dalla rivalutazione, in quanto da vari mesi tutto indica un aumento] nella domanda interna*. Schlecht ha altresì ricordato tutte le precedenti rivalutazioni del marco e ha aggiunto: -Siamo sopravvissuti ogni volta e in circostanze assai più difficili* Mario Ciriello

Persone citate: Gerhard Stoltenberg, Ignaz Kiechle, Stoltenberg

Luoghi citati: Bonn, Europa, Francia, Olanda, Parigi