Ravenna, Baroncini una storia di frodi

Ravenna, Baroncini una storia di frodi Ravenna, Baroncini una storia di frodi DAL NOSTRO INVIATO RAVENNA— Angelo Baroncini, 64 anni, è in carcere dal 3 marzo per sofisticazione e adulterazione di sostanze destinate all'alimentazione. I carabinieri del Nas hanno trovato nelle ' sue cantine, Vinicole Valsenio», a Solarolo, 1200 ettolitri di vino all'aicol metilico. Altri 1500 ettolitri li aveva appena venduti, come vino da taglio, ad altri due produttori, che l'hanno denunciato. Una parte di questo veleno, esattamente 603 ettolitri, era finito nelle vasche di Aldo Morelli, a Villanova Bagnasacco, ma non una sola goccia è stata messa in commercio. Solarolo ha un'economia prettamente agricola, con vigneti di Trebbiano e Albano. Un paese di 4 mila abitanti nel triangolo Faenza, Castel Bolognese e Lugo. Una fetta di Romagna che storicamente è stata uno dei grandi centri di sofisticazione di vino con lo zucchero. Le raffinerie avevano realizzato affari d'oro. Tempi passati. Adesso 1 controlli sul movimento dello zucchero sono più severi, esiste addirittura un Comitato in difesa, del vino, istituito dal Comuni della zona, che vigila. Baroncini non era ben visto dagli altri tre, quattro . commercianti di Solarolo. •Aveva cominciato dal niente nel '72 ed è andato avanti a gonfie vele fino al 79». Nei tempi migliori è riuscito a commerciare tra i 40 e 1 SO mila ettolitri di vino l'anno, anche se nelle sue cisterne non è mai entrato un grappolo d'uva •diciamolo chiaramente, manipolava un sottoprodotto che vendeva agli imbottigliatori: Poi Baroncini è stato travolto dalla concorrenza, non aveva mai rinnovato gli impianti, c'era chi riusciva a produrre lo stesso vino a minor prezzo. Neil'83 la sua azienda era stata chiusa per motivi igienici, le vasche avevano addirittura la muffa. I lavori di restàuro non erano stati eseguiti a regola d'arte e per un anno era stato co. stretto nuovamente a chiudere. Rischiava 11 fallimento e allora pensò bene di intestare l'azienda al figlio. Un espediente inutile. Nell'84, sempre su segnalazione del Nas, il sindaco gli ritirò la li cenza. Poi l'ordinanza scadde e Baroncini riprese il com mercio. Il 27 marzo scorso è stato denunciato da Aldo Morelli di Villanova Bagnacavallo Racconta Rodolfo, fratello del titolare: •Avevamo acquistato dalle Vinicole Valsenio 603 ettolitri divino bianco da taglio. Alle analisi era perfetto, chi andava a pensare che dentro ci fosse l'alcol metilico? Quando abbiamo saputo che in giro c'era gente che moriva a causa del vino, abbiamo fatto analizzare la partita acquistata da Baroncini. Il metanolo c'era, eccome: in quantità da uccìdere». Stessa sorprèsa l'ha avuto l'altro cliente della «Vinicole Valsenio», la ditta Castellana, di Castel Bolognese. • Aldo Popaiz

Luoghi citati: Castel Bolognese, Ravenna, Romagna, Solarolo