L'operaio con la calibro 7,65

L'operaio con la calibra 7,65 Dipendente delle Ferrovie arrestato dalla mobile a Borgaretto L'operaio con la calibra 7,65 L'uomo avrebbe avuto legami con il boss della 'ndrangheta Domenico Trìpodo, assassinato in carcere a Napoli nell'agosto del '76 - In casa aveva pistole, munizioni e dieci metri di miccia a lenta combustione - La polizia indaga per scoprirne l'attività e i legami •Quello ha strani giri qui a Torino». Segnalazione fra le tante, come ogni giorno; sul tavoli del commissariati. A Mirafiori, due funzionari — Pellegrino e Bollano — l'hanno presa sul serio, hanno avviato indagini e hanno catturato Alfredo Spezzano, 42 anni, via Togliatti 3A, Borgaretto: operaio integerrimo alle Ferrovie dello Stato, era stato pure uomo di fiducia d'un boss della 'ndrangheta, Domenico Tripode accusato d'omicidi ed estorsioni, inquisito per i sequestri Alemagna e Paul Oetty, ammazzato a coltellate in carcere a Napoli da due killer nell'agosto '76. Da Spezzano, le Indagini — coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica Zanchetta — potrebbero portare a personaggi di spicco, a reati gravissimi, a omicidi oscuri e sequestri di persona. Di questo gli Inquirenti non parlano: 'Se ci saranno sviluppi v'informeremo». Ma ci son di mezzo delitti, giri mafiosi, pendolarismo di killer tra la provincia di Torino e la Calabria: -Le indagini sono in corso, quando sarà il momento ne parleremo». Ma 1 dieci metri di miccia, il silenziatore, altri elementi sono già nelle mani dei periti. SI cercano prove di vecchi reati? Forse, com'è probabile che s'indaghi su episodi recenti o addirittura in preparazione. Ma nel cuore di questa storia — ch'è soltanto all'inizio — c'è la faida tra due famiglie calabresi. Tri pedo e Garofalo. E c'è la storia del boss Domenico Tripodo (Spezzano fu suo uomo di fiducia), che due killer massacrarono con 14 colpi di lama nel carcere di Poggioreale. In casa sua hanno trovato pistole e rivoltelle, un silenziatore, dieci metri di miccia a lenta combustione, centinaia di proiettili, alcuni da lupara, poi banconote false, quasi due milioni in tagli da diecimila. E dire che lui, l'uomo che la segnalazione fra tante diceva -implicato in traffici strani», era un operaio che caporeparto e colleghl dicono 'davvero ineccepibile.. Ineccepibile anche se ogni giorno, andando al lavoro, portava nel borsello una cali¬ bro 7,65. E altre ne aveva nell'alloggio di Borgaretto dove viveva con la moglie, Francesca Mamml, e con le figlie. Ola implicato con il figlio di Tripodo (Antonino, inquisito per il sequestro Ceretto) in una vicenda d'armi da guerra, dopo la morte del boss se n'era venuto a vivere nella cintura torinese, dove poco poteva essere notato, con un lavoro per perfetta copertura. Ha ancora avuto'a che fare con la falda tra i Garofalo e 1 Tripodo? mC'è un'inchiesta in corso — dice il dottor Pellegrino — non possiamo rivelar nulla». ■ Alfredo Spezzano, 42 anni

Luoghi citati: Borgaretto, Calabria, Napoli, Torino