Altre 3 persone sono ricoverate

Altre 3 persone sono ricoverate Altre 3 persone sono ricoverate Due coniugi di Gassino e un pensionato di Donnas (ma non .souojn .gnivi?còndizipi^{»:t Altri tre nomi vanno ad aggiungersi alla lista degli avvelenati da vino al metanolo. All'Astanteria Martini l'altra sera è arrivata una coppia di coniugi di Gassino, Tommaso Torchio, 67 anni e Emilia Rufflni, 66 anni, via Novara 4. Per entrambi la prognosi è di trenta giorni. I due avevano acquistato il vino dall'azienda Bruera, di Gassino. Hanno raccontato in ospedale: 'Avevamo fatto la scorta un mesetto fa: un buon quantitativo di vino sfuso che avevamo imbottigliato. L'abbiamo bevuto tutto questo tempo. Solo qualche giorno fa è arrivato uno della ditta a dirci di buttarlo via, perchè c'era qualcosa che non andava. Così abbiamo fatto». Tommaso ed Emilia Torchio da qualche settimana stavano male, nausea, dolori di testa: «Siamo andati dal medico. Ci ha detto che forse avevamo mangiato qualcosa dì avariato: I dolori, nonostante la coppia abbia smesso di bere quel vino, sono continuati. Per il vino al metanolo un altro ricovero a Ivrea. E un pensionato di Donnaz, Dino Massari. E' in rianimazione, ma le sue condizioni non paiono gravi. Nonostante l'operazione dei carabinieri, con la quale dovrebbero essere state eliminate dalla circolazione le partite di vino sospetto in Torino e provincia, gli ospedali si tengono preparati a ricevere altri intossicati o avvelenati. Difficilmente saranno ancora vendute partite di vino adulterato, ma il rischio lo corre chi l'ha comprato da settimane e lo tiene ancora in -cantina, oppure chi l'ha bevuto inconsapevolmente qualche giorno fa, quando ancora non si erano diffuse le notizie. MIMIMI i II 11111111111 IIIIMIf

Persone citate: Bruera, Dino Massari, Gassino, Tommaso Torchio

Luoghi citati: Donnas, Emilia, Ivrea, Torino