Gli Use seguono nervosamente le trattative

Gli Use seguono nervosamente le trattative j Federai e Tesoro avrebbero preferito evitare scossoni monetari alla vigilia della riunione Fmi Gli Use seguono nervosamente le trattative il Washington ha pronta una serie di proposte su tassi e commerci internazionali che ora saranno in parte condizionati dalle decisioni Cee : WASHINGTON — H ministero del Tesoro americano e la Federai Reserve seguono «core nervosa attenzione' le trattative per il riallineamento delle monete europee nello Sme. Non nascondono che, alla viglila della riunione di primavera del Fondo monetarlo a Washington — 1 lavori incominciano domani — avrebbero preferito che «nessuno scuotesse la barca». Oli Stati Uniti avevano e hanno due grossi obiettivi, la .cui realizzazione dipende anche dall'Europa: fare scendere ancora i tassi di interesse nei Paesi Industrializzati, di liberalizzare ulteriormente 1 commerci Internazionali. Il ministro del Tesoro, Baker, intendeva — e Intende — proporre misure concrete agli Incontri di martedì e mercoledì prossimi, e contava sull'assenso europeo. -Ma adesso» ci hanno detto 1 suol portavoce 'Saremo in parte condizionali dalle decisioni della Cee: In teoria, qualsiasi apprezzamento del marco è gradito àgli Stati Uniti, perché comporta un calo dell'export tedesco, e un aumento dejU'lmport in Germania. Bonn sta per segnare il record nel surplus della sua bilancia commerciale, oltre 20 miliardi di dollari In quest'anno, e l'America ha sempre insistito che esso deve essere decurtato. Ma Bakere 11 governatore e i o a di o ae della Federai Reserve Volcksr temono che dopo il rialllneamento delle monete europee nello Sme la Repubblica Federale rifiuti di ribassare 1 tassi di Interesse per stimolare vieppiù la domanda Interna. Poiché In genere marco e dollaro ' procedono parallelamente, in questo caso gli Stati Uniti non trarrebbero nessun beneficio dalla nuova situazione sotto il profilo commerciale. Innervosisce l'America an¬ che la prospettiva del deprezzamento del franco francese e della lira italiana. Nella graduatoria dell'importazione dall'estero, 1 prodotti italiani vengono per gli Stati Uniti all'ottavo posto e quelli francesi al nono. Roma e Parigi hanno un avanzo commerciale complessivo di 17 miliardi di dollari con la superpotenza, e sebbene esso sia consigliato anche da ragioni politiche, a Washington si Incomincia a pensare che dovrebbe diminuire rapidamente. Nel confronti dei due alleati, l'Amministrazione repubblicana ha altresì precise riserve per quanto concerne gli scambi agricoli. «La nostra idea» ci hanno detto 1 portavoce della Tesoreria •era ed è di incrementare gli scambi a vantaggio reciproco, non di equilibrarli». '■ Visto da questa parte dell'Atlantico, il problema di fondo dei Paesi Industriali é di prendere iniziative coordi¬ nate. La richiesta francese di svalutare il franco è perciò un elemento di disturbo. Baker, che alla fine dell'anno scorso si era battuto per svalutare il dollaro, ci ha ripensato da quando ha visto crollare 1 prezzi del petrolio. Il ministro del Tesoro americano si è reso conto che la crisi petrolifera riduce drasticamente la domanda del dollaro per 1 finanziamenti delle importazioni di greggio, e costringe i Paesi arabi a libe¬ rarsi della moneta Usa ammassata nelle loro riserve per ovviare alla perdita del reddito. Ne segue che la pressione sul dollaro si fa eccessiva, e c'è il rischio di una sua caduta libera, con conseguenze nocive per i Paesi industrializzati, soprattutto sotto il profilo dell'inflazione. Per questo, pur senza dirlo espressamente, Baker ha cambiato strada. Adesso, per migliorare la bilancia commerciale Usa, punta non più sul deprezzamento della moneta ma sul ribasso degli interessi in tutto il mondo. Vuole un confronto sul plano della qualità in un libero mercato. Ha perciò bisogno di stabilità. Ciò significa che deve adoprarsi per un assestamento sia del petrolio che delle monete. In una intervista di due giorni fa al New York Times, il ministro del Tesoro ha accennato a uno studio da lui avviato sulla riforma del sistema monetarlo e alla missione esplorativa del vicepresidente Bush nel Paesi del Golfo Persico. Il primo, ha fatto capire, dovrebbe porre fine a poco a poco al sistema del cambi fluttuanti; la seconda dovrebbe frenare la discesa del prezzi del greggio. In ultima analisi, il rialllneamento delle monete europee nello Sme non segna per gli stati Uniti una svolta clamorosa. Ennio Cai-etto

Persone citate: Baker, Bush, Ennio Cai-etto