Delitto Mattarella, nuova ipotesi Ucciso dai neofascisti per la mafia

Delitto Mattarella, nuova ipotesi Valso dai neofascisti per la mafia Al processo Nar Cristiano Fioravanti parla d'uno scambio di «favorì» Delitto Mattarella, nuova ipotesi Valso dai neofascisti per la mafia DALIA REDAZIONE ROMANA : ROMA — L'ipotesi è talmente Inverosimile ' che gli stessi Inquirenti, sempre propensi a seguire anche la traccia piti labile in certe Indagini come queste, l'hanno a lungo trascurata, convinti che meritasse scarso credito. Possibile che per anni cosche mafiose siciliane e terrorismo nero siano andati a braccetto, scambiandosi reciproci '«favori», senza che nessuno se ne sia accorto? E' vero che uno del delitti più oscuri ed ancora Insoluti di Cosa Nostra, l'uccisione del presidente della Regione Sicilia Plersantl Mattarella, fu opera di due neofascisti dell'ultlm'ora? E la morte dell'ex ordlnovlsta palermitano Francesco Mangiameli, fulminato con un colpo di pistola e gettato in un laghetto a Tor de Cenci, alla periferia della capitale, è veramente rlcollegablle all'attentato contro Mattatila? A Roma, al processo contro 1 Nar per alcuni tra 1 più effe rat! delitti compiuti dall'or ganizzaztone terroristica, 11 «pentito» Cristiano Fioravanti non ha dubbi e conferma la pista delle collusioni tra mafia e terrorismo nero. Ma a Palermo, dall'aula-bunker, un «pentito» di ben altra caratura, Masino Buscetta, chiude sul nascere con due battute qualsiasi polemica: ad uccidere l'uomo politico democristiano, per lui, furono «picciotti» appositamente reclutati e non quel Olusva Fioravanti, assurto al ruolo di primo killer nell'eversione di estrema destra. Difficile, per il momento, capire da che parte stia la verità. Un dato però è certo: per l'uccisione di Mattarella e, guarda caso, anche per l'agguato che costò la vita al giornalista di «Op» Mino Pecorelll, Olusva ha da tempo ricevuto comunicazioni giudiziarie ed è stato recentemente interrogato dal giudici istruttori romani Macchia e Monastero. Questi stessi magistrati e due loro colleghi palermitani che si occupano del delitto Mattarella hanno voluto ascoltare "anche Cristiano Fioravanti, lo hanno messo a confronto con 11 fratello ed hanno cercato verifiche a questa pista nelle parole di un altro «pentito» di destra, Walter Sordi. Con l'avvertenza di dover considerare il tutto con il beneficio d'inventario, l'ipotesi, tornata ieri d'attualità al processo contro una dozzina di neofascisti accusati di quattro delitti compiuti a Roma, è che Piersanti Matta- rella potrebbe essere stato ucciso da terroristi neri chiamati a restituire alla mafia certi «favori» ricevuti o comunque, promessi, quali, si dice, la progettata evasione dal carcere di Taranto di Pierluigi Concutelli, l'assassino del giudice Occorsio. Sempre secondo questa ricostruzione, Mangiameli, personaggio ambiguo, legato a certi ambienti dei servizi segreti, sarebbe stato eliminato dai «neri» perché sapeva troppo ed avrebbe potuto «soffiare» qualcosa circa 1 veri responsabili delle uccisioni di Pecore-Ili e di Mattarella e della strage alla stazione ferroviaria di Bologna. •Tutte fandonie senza senso — ha affermato ieri Giuseppe Valerio Fioravanti, detto Olusva, anche lui chiamato a deporre davanti alla Corte d'assise —. Facemmo fuori Mangiameli semplicemente perché non potevamo sopportare che un tipo come lui stesse prendendo il controllo di una larga fascia di giovaiii di destra*.

Luoghi citati: Bologna, Palermo, Roma, Sicilia, Taranto