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De Mita attaccato su due fronti Nella de la linea del segretario (verifica e gestione del partito) solleva malumori De Mita attaccato su due fronti Piccoli: «La guida psi del governo deve essere solo una vicenda politica provvisoria» ■ Documento-protesta di 30 deputati ,OMA — La «verifica» ha I ROMA — La «verifica» ha per ora segnato un armistizio politico tra de e psi, più esattamente tra De Mita e Craxi. Ma nel due partiti — nella democrazia cristiana esplicitamente — alcuni leader tornano a manifestare scontento e preoccupazione per gli sviluppi di una vicenda che avrà ancora molti capitoli, a cominciare da quello di martedì, dedicato ancora all'economia. Ieri, In tre diverse occasioni, 11 presidente de Piccoli. Il capo storico di «Forze Nuove» Donat-Cattin e una trentina di deputati guidati da Segni, Bianco e Mazzotta hanno attaccato su due fronti. Il primo, contro 11 psi. Il secondo, contro l'andamento del dibattito congressuale nella de, cioè contro le scelte e > le direttive di De Mita. Sono attacchi strettamente collegati. La politica del segretario è stata Invece difesa da Galloni e Mastella. Ma il mugugno è diffuso;.nell'ultima riunione dell'ufficio politico. Ro¬ enoni si uni a Piccoli nelleI gnoni si uni a Piccoli nelle critiche alle «ambiguità della verifica., ribadendo che era meglio una crisi di governo alle tante incertezze del momento, a cominciare dal rimpasto sempre annunciato e mal attuato. Durante 11 penultimo «vertice», quello del l'armistizio con le armi al piede, Forlani appoggiò De Mita, ma fu assai duro con Craxi e Martelli, il vice- presidente del consiglio (con De Mita) minacciò una rottura traumatica nella maggioranza se i leader socialisti non avessero accettato il principio del'alternanza. Oggi, nella de, sono In molti a credere che questo «si» di Craxi e Martelli al «principio» del cambio della guardia a Palazzo Chigi voglia dire poco o niente in termini concreti. Si teme che, malgrado un «si» che costa poco o niente pronunciare, Craxi sia rimasto più che mai arbitro della situazione politica. Si teme anche che 11 presidente del Consiglio convochi 11 congresso del suo partito per fis¬ sare l'alternanza non più tra I sare l'alternanza non più tra un anno, ma alla fine dell'87 o addirittura nell'88, e solo per lasciarsi le «mani libere» nella campagna elettorale. «Se è cosi, non se ne parla proprio., ha già detto Mastella mettendo le mani avanti. E vi è anche la diffusa preoccupazione che, appena verrà affrontato questo controverso problema, Craxi farà osservare come l'alternanza vada bene, ma per tutto e tutti, non solo per Palazzo Chigi. In altre parole: il leader del psl accetterebbe di lasciare la presidenza soltanto In cambio di alcuni del maggiori ministeri'oggi retti dalla de / Sono questi 1 timori (e 1 retroscena) che hanno portato molti leader de a sferrare 1 loro attacchi. Piccoli, ieri a Merano, ha rivolto aspre critiche al psl e a Craxi. Sono critiche strettamente collegate alle gestione della verifica e al dibattito precongressuale. «La guida socialista del governo deve costituire solo una vicenda politica provvi¬ sorta., dice il Dresidente de. I soria., dice il presidente de, •I socialisti formano un partito minore. E'forte in loro la spinta a crescere a danno di questo o di quell'altro — dice Donat-Cattin al settimanale de La discussione, in un contraddittorio assai duro con Mastella e Prandlnl —. Proprio per questo, anziché di spirito conflittuale, la de dovrebbe dar prova di una forte capacità propositiva, per ora quasi inesistente (...) Non esiste più nulla. 1 probiviri aspettano le direttive del segretario. Il consiglio nazionale è uno straccio.. Ancor più duro è 11 documento dei 30 deputati de guidati da Segni. Il senso è questo: che stiamo a fare in un governo che ha annacquato la volontà di affrontare 1 nodi strutturali dell'economia? C'è una critica anche ad Andreotti: "In politica estera, alla tradizionale linea costruttiva, ne è succeduta una incerta e non chiara. Occorre una iniziativa politica che rafforzi il rapporto con i laici (pri e pli) e con il psdi.. 1. g.