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Manila: iguerriglieri a€cettana ma tregua min Manila: iguerriglieri a€cettana ma tregua min MANILA — Primo successo del governo di Cory Aquino: i capi del Fronte di liberazione islamica (che si battono per l'autonomia dell'isola di Mijndanao, la seconda in ordine di grandezza delle Filippine) hanno accettato una tregua di sei mesi. E cominceranno subito i negoziati per porre fine al conflitto che dura da 14 anni e che è costato finora la vita a 70.000 persone. Marcos aveva imposto la legge marziale per nove anni, ma non era riuscito a vincere l'organizzazione forte di 6000 uomini armati. Sempre nel piano di normalizzazione della vita nelle Filippine è stato deciso che ci sarà un nuovo processo per l'assassinio di Benigno Aquino, il senatore capo dell'opposizione anti-Marcos assassinato il 21 agosto dell'83 al suo rientro in patria dopo anni di esilio volontario negli Stati Uniti. Un primo processo, contro 25 militari (tra cui il generale Fabian Ver, capo di stato maggiore della Difesa e stretto collaboratore di Marcos) e un civile, si concluse con l'assoluzione di tutti gli imputati:, una farsa che forse dette il via agli avvenimenti che portarono, il 25 febbraio scorso, alla fuga di Marcos e poi all'elezione a Presidente della vedova di Aquino, Cory. il cancelliere della corte Suprema, Gloria Paras, ha annunciato ieri che la magistratura ha chiesto alla procura generale di fornire il suo parere su una mozione che chiede la riapertura del caso Aquino. Lo stesso pubblico ministero del processo, contro Ver e gli altri, ha rivelato che le pressioni di Marcos avevano costretto il tribunale ad assolvere gli imputati. Corazon Aquino, che ha sempre indicato in Marcos il «sospettato numero uno» nella morte del marito, ha detto che non chiederà agli Usa l'estradizione dell'ex dittatore (Marcos è alle Hawaii, ma cerca un Paese che accetti di ospitarlo. Ieri la ministro degli Esteri spagnolo , Francisco Fernandez Ordonez ha ribadito che la Spagna non gli darà mai asilo).