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Biagi sotto inchiesta per la borsa di Calvi Indiziato di ricettazione - Comunicazione anche a due giornalisti di Panorama e a Pisano Biagi sotto inchiesta per la borsa di Calvi MILANO — Enzo Biagi ha ricevuto una comunicazione giudiziaria per ricettazione dai giudici milanesi che indagano sul «ritrovamento» della borsa di Roberto Calvi, che il giornalista ha mostrato martedì nella trasmissione televisiva «Spot». Comunicazioni-giudiziarie, con la stessa Ipotesi di reato, anche per 11 direttore e il giornalista del settimanale Panorama Claudio Rinaldi e Romano Cantore; il senatore missino Giorgio Pisano è Invece indiziato, oltre che di ricettazione, di favoreggiamento. La procura di Milano ha scelto la linea dura: la borsa era corpo di reato e chi l'ha ricevuta (Pisano) non ha denunciato 1 possessori. Nella serata di Ieri, dallo studio dell'avvocato Lodovico Isolabella, Enzo Biagi ha dettato la sua stupita dichiarazione! 'Mi pare giusto e necessario che quel che so, cioè quel che ho detto e mostrato in televisione, venga raccolto anche negli atti dell'inchiesta». Riserverebbe 8 anni per ricettazione e 4 anni per favoreggiamento. Più l'aggravante del concorso. Ma Biagi è tranquillo, solo un po' infastidito. «Non so niente della borsa. E' venuto Pisano, senatore della Repubblica, e l'ho mandato in onda». Questa mattina l'Interrogatorio. Ieri pomeriggio 11 sostituto procuratore Pierluigi Dell'Osso ha interrogato Romano Cantore. Tre ore di domande per ricostruire il percorso, la strada di quella borsa appartenuta a Calvi ed ai suoi segreti. Pisano, che ha dichiarato ai giudici di essere stato contattato da una persona ignota, ha anche aggiunto di aver proposto il 'Colpo giornalistico» & Cantore ed al settimanale Panorama. Prezzo 60 milioni, in parte in conto al settimanale, in parte in conto alla Rai. Ma com'era 11 contratto, cosa ne sapevano Cantore, Biagi e la Rai-tv? Il giudice, con le comunicazioni giudiziarie, ha messo le mani avanti. Nessuna accusa specifica. Solo indizi, sospetti che potrebbero far pensare a reati. Nella notte tra giovedì è venerdì la sede del settimanale, cosi come l'abitazione di Cantore, sono state perquisite. Sul tavolo di Dell'Osso, da ieri mattina, ci sono le fotocopie, le fotografie e le diapositive di tutto quanto era nella borsa consegnata da Pisano, mercoledì mattina, ai magistrati milanesi, «Bisogna ricostruire il percorso della borsa e sapere chi sono gli intermediari», dice il giudice. Il sostituto procuratore Dell'Osso teme la pubblicazione di documenti che non conosce, o comunque non an¬ cora in suo possesso. E' pronto, nel caso, al sequestro del prossimo numero del settimanale. Vittorio D'Aiello, il legale dì Panorama, ritiene di poterlo escludere e precisa: •Nessuna accusa di favoreggiamento per Rinaldi e Cantore. Quella di ricettazione è esagerata. Chi ha mai stabilito che la borsa di Calvi è stata rubata?». Chiaro il ragionamento dell'avvocato: prima 1 giudici dimostrino che qualcuno l'ha rubata, poi formulino le ipotesi d'accusa. Anche Pisano è sulla stessa linea. La dichiarazione del tardo pomeriggio è battagliera come il suo carattere: •Questo è un Paese di matti. Una magistratura che in quattro anni non è riuscita a trovare la borsa di Calvi adesso se la prende con i giornalisti che l'hanno trovata. Io, giornalista da SS anni, dico che non è provato che la borsa sia stata rubata. E se Calci l'avesse affidata a un amico? Ho fatto il mio dovere, io. Come cittadino, e davanti a milioni di telespettatori, ho detto che la borsa l'avrei consegnata ai giudici. E l'ho fatto». Oggi l'interrogatorio di Biagi. I giudici istruttori, intanto, mentre Dell'Osso Indaga sulla borsa ritrovata, ne studiano 11 contenuto. Per il 10 aprile hanno convocato la signora Clara Calvi. Difficile che si presenti, però: dal giorno della morte del marito non è più tornata in Italia. A Leone e Lorenzo Calvi, fratelli del defunto presidente del Banco Ambrosiano, hanno domandato di riconoscere le chiavi. A Pisano hanno chiesto un Identikit del due misteriosi personaggi che gli hanno venduto la borsa — per conto di Panorama e della Rai — pagata SO milioni. Giovanni Cerniti