Verso una lira svalutata di Emilio Pucci
ìterso una lira svalutata Weekend di riallineamento per il Sistema monetario europeo ìterso una lira svalutata La crisi partita «lai franco francese -1 ministri finanziari riuniti oggi e domani in Olanda Cambi ieri sospesi in quasi tutti i mercati europei - Per la lira previsto un ritocco limitato ROMA — L'Europa delle monete si prepara a vivere un Agitato week-end. I mercati valutari sono da ieri chiusi, in attesa del riallineamento all'interno dello Sme (Sistema monetario europeo). Il riaggiustamento dovrebbe essere di vaste dimensioni e coinvolgere, tra apprezzamenti e svalutazioni, diverse valute, lira compresa. La richiesta ufficiale del riallinean-cnto, che ha portato alla improvvisa chiusura di molti cambi, è della Francia, non più in grado di resistere alla crescente pressione del mar' co tedesco sul franco. Aia sulla imminente revisione peserebbe anche la decisa ripresa del dollaro che ha preso di contropiede non pochi esperti. Da Bruxelles e da autorevoli ambienti monetari rimbalzano voci di un'oscillazione media all'Interno della «griglia» tra il 5 e l'8 per cento. Marco e fiorino olandese dovrebbero rivalutare, mentre la lira e il franco belga seguirebbero la moneta francese nella svalutazione. Sulle nuove parità c'è comunque grande incertezza. I ministri finanziari della Comunità ed i governatori delle Banche centrali ieri sera stessa si sono riuniti in conclave ad Ootmarsum, un paesino olandese ai confini con la Germania Federale. La manovra sui cambi sarà decisa tra oggi e domani, comunque prima della riapertura ufficiale dei mercati, lunedi mattina. La delegazione italiana, guidata dal ministro del Tesoro dori a e dal governatore Ciampi, è partita da Roma nel primo pomeriggio con un piccolo aereo messo a disposizione dalla presidenza del Consiglio. Ciampi e Ooria apparivano distesi. Il nono riallineamento Sme viene vissuto dall'Italia quasi con distacco. La lira è attualmente stabile e gode di buona salute, dopo l'aggiustamento del luglio scorso seguito al famoso «venerdì nero». Quindi, non c'è alcuna necessita di svalutare. Ma la richiesta francese porterà ad un riallineamento «tecnico» della lira, indispensàbile a questo punto per sostenere la competitivita delle nostre merci sulle piazze intemazionali. Prima di partire Goria ha ribadito che le autorità monetarle italiane manterranno una posizione ben ferma e decisa «a riaffermare i nostri interessi: il ministro ha ricordato, in proposito, che ancora l'altro ieri, giovedì 3 aprile, la lira vantava un margine di oscillazione di circa il 6 per cento nel confronti del marco tedesco. La delegazione italiana potrà quindi far valere con forza le sue ragioni e difendere cosi mie recenti Vittorie sull'inflazione*. Ooria ha poi avuto parole durissime contro il «partito della svalutazione», che tra le sue file conterebbe diversi imprenditori e- sindacalisti. .Non consentiremo — ha ammonito — attese di continui cedimenti valutari, utili soltanto a fornire alibi ad irragionevoli aumenti salariali o dei profitti». La salvaguardia della competitività del «marie in Italy* è stata sottolineata anche dal ministro del Commercio con l'estero, Nicola Capria. Sul conclave di Ootmarsum peserà 11 braccio di ferro tra Germania e Francia che potrebbe far trascinare la riunione fino a domenica notte. Il governo di Bonn non sembra propenso a risolvere tutto con una rivalutazione secca del marco del 5-6 per cento. Il riallineamento sarà più complesso. Fonti ufficiose davano ieri sera le seguenti variazioni: 11 marco dovrebbe rivalutarsi del 4-6 per cento e il fiorino olandese del 2-3 per cento; il franco francese dovrebbe scendere di due o tre punti e analogo ritocco toccherebbe alla lira e forse al franco belga e alla sterlina irlandese. Il riallineamento complicherà però il negoziato fra 1 «dodici» per la definizione del prezzi agricoli per la prossima campagna: una rivalutazione del marco rispetto all'Ecu C'unita di misura comunitaria) renderà più difficile l'aumento dei prezzi «verdi», reclamato proprio da Bonn. In Italia l'operazione viene seguita con cautela e qualche timore. Emilio Pucci
Persone citate: Ciampi, Goria, Nicola Capria
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