Repressione frodi: un fantasma

Repressione frodi: un fantasma Repressione frodi: un fantasma Questo servizio della Provincia ha pochi uomini, scarsi mezzi e in 5 anni ha fatto soltanto 8 «rapporti» - Indagini a tappeto sulle discariche Vino al metanolo e discariche selvagge all'esame del Consiglio provinciale: se n'è appena accennato (su richiesta dei comunisti) ma già sono emersi elementi interessanti. La Provincia entra in tutte e due le questioni: per il vino, dal 1981, .almeno sulla carta ha un •Servizio vigilanza e repressione frodi» (legge regionale 39/1980), per le discariche avrà competenze dirette in materia di autorizzazioni dal prossimo 1° luglio, ma da anni si'occupa dei misfatti ecologici. Nel 1985 l'ente ha avviato, con i prof. Bortolani e Di MolfeUa, del Politecnico, un'indagine su 253 discariche. 159 cave e 840 pozzi perdenti come possibili fonti di Inquinamento della falda acquifera. Più recentemente la Provincia ha collaborato all'inchiesta del pretore Curzio sulla discarica delle basse di Stura. L'assessore Sibille ha detto.che ora si vogliono intensificare i controlli, anche in relazione alla notizia che ì'Ecosystem di Casale avrebbe lavorato pure in provincia di Torino. Sul fantomatico •Servizio vigilanza e repressione frodi» dell'assessorato all'Agricoltura sono già emerse circostanze singolari. Creato con delibera del 9 settembre 1981, non ha praticamente mai funzionato. L'organico — 5 persone poi ridotte a 2, nessuna con conoscenze specifiche in materia di frodi alimentari — non ha mai opera- to sul territorio. Oli addetti (che pure hanno frequentato un corso) non hanno avuto neppure un tesserino di riconoscimento (come vorrebbe l'art. 221 del Codice di procedura penale). In 5 anni hanno compilato il catasto dei vigneti, un'attività burocratica, ed inoltrato solo 8 •rapporti amministrativi» (non «denunce») al Nas. •Dalla Regione la Provincia ha avuto per questo settore 15 milioni e mezzo all'anno, assolutamente insufficienti», dice l'assessore all'Agricoltura Bonànsea. Ora si vorrebbe ristrutturare il servizio, inserendo nell'ufficio almeno 2 periti agrari e un perito enotecnico. Ieri Ardito e Bolzoni (pei) hanno sollecitato l'impegno della giunta e una completa informazione sui due problemi (che verrà data; la settimana prossima). Richiesta analoga hanno fatto Oardiol (dp). Neglia (pri), Oremmo (Piemont) e Berruto (lista verde), che ha denunciato gravi carenze dell'acquedotto collinare.

Persone citate: Berruto, Bolzoni, Bortolani, Neglia, Sibille

Luoghi citati: Torino