Un venditore di vino tossico muore investito da un'auto di Renato Rizzo

Un venditore di vino tossico muore investito da un'auto Nel Biellese: i familiari escludono il suicidio Un venditore di vino tossico muore investito da un'auto DAL NOSTRO INVIATO BIELLA — Aldo Giovannini, 11 commerciante di Quincinetto inquisito per aver venduto cinque quintali di vino al metanolo acquistato dai fratelli Ciravegna, (nella zona un operaio è morto,e cinque persone sono state intossicate) è rimasto ucciso, ieri mattina, in un incidente stradale: una disgrazia dovuta alla fatalità o, come qualcuno crede, il gesto volontario d'un uomo vinto dall'amarezza e dalla vergogna? Sono interrogativi che, probabilmente, nessuno potrà mai sciogliere: G!ovannini, se ha scelto il suicidio come ultima risposta alla sua disperazione, ha portato con sé 11 segreto. L'incidente è avvenuto sulla Biella-Santhià tra Cavagna e Dorzano. Le 8 meno qualche minuto, rare auto che corrono sulla statale. Aldo Giovannlni posteggia la sua Mini Minor chiara sul ciglio destro della strada davanti alla concessionaria di veicoli industriali dei fratelli Giovanni e Fulvio Regia: alcuni giorni fa ha lasciato qui un camion da vendere e, in prima mattina, ha telefonato ai titolari della ditta per avvertirli d'una sua visita. Ma è arrivato troppo presto, 1 capannoni sono ancora chiusi. Probabilmente il commerciante pensa che ci possa essere qualcuno nel deposito dall'altro lato della strada e attraversa per andare a vedere: nessuno neppure qui. In quell'Istante sta giungendo un'Argenta guidata da un rappresentante di Prolungo, Luciano Gilardo, 42 anni, che va a Torino per lavoro. Questa la testimonianza che l'automobilista farà più tardi al carabinieri di Cavagna: 'Ho visto un uomo fermo su una piazzala, la strada era sgombra. Quindi c'è stato un colpo sordo sulla fiancata destra della vettura. ho fatto non più d'una decina di metri (11 per l'esattezza secondo gli accertamenti del militari) e frenato. Dallo specchietto ho visto un corpo raggomitolato sull'asfalto». Aldo. Giovannlni, la testa piegata in modo innaturale, giace Iti .una' pozza di sangue. In pochi minuti la mattina si' riempie di sirene: carabinieri, un'ambulanza della Croce Rossa che porta il commerciante, probabilmente già morto, all'ospedale di Biella. Si fanno le prime congetture: una disgrazia, ma non si esclude un gesto disperato. •E' un po' strano — dicono alla caserma dei carabinieri di Cavaglià — che l'uomo abbia urtato, forse con la testa, contro la porta posteriore destra dell'auto. Si può pensare ad un malore o ad un attraversamento distratto, ma non ci sono al momento elementi per escludere il suicidio». Nella casona grigia di via del Molino a Quincinetto, quasi a ridosso del cimitero, dove abitava Giovannlni, 1 famigliari respingono quest'ultima ipotesi: 'Stamane Quando -è paritttf per Dorzano era']irà.nquillo, .quasi sereno — ricorda'Roberto, 29 anni, artigiano edile, il maggiore dei 3 figli del commerciante —. E in questi giorni di bufera ha sempre detto che bisognava guardare avanti sema disperarsi perché la verità sarebbe venuta a galla e ci sarebbe ancora stato tempo per lavorare ed essere felici. Come dopo l'alluvione dell'81 che ci spazzò via un camion e metà casa. Lui quel vino l'aveva acquistato come tanti altri: in piena buona fede. Lo dimostra il fatto che lo bevevamo anche noi». Renato Rizzo

Persone citate: Aldo Giovannini, Aldo Giovannlni, Cavagna, Ciravegna, Fulvio Regia, Luciano Gilardo

Luoghi citati: Biella, Cavaglià, Dorzano, Quincinetto, Torino