Le chiavi portano

Le chiavi portano Le chiavi portano (Segua dalla 1* pagina) ha tenuto con lo Ior, con i partiti politici, con quanti hanno gravitato Intorno a lui I documenti ritrovati nella borsa non rivestono invece eccessiva importanza nell'economia delle indagini: già note sono le lettere di Cavallo; di parte vengono ritenute le carte che riguardano la posizione di Flavio Carboni, che risulterebbe creditore di oltre un miliardo e mezzo nei confronti del banchiere. Va ricordato per altro che nel settembre del 1982 Carboni era stato arrestato in Svizzera sotto l'accusa, di aver ricevuto, insieme ad altre persone, 28 milioni di dollari provenienti dalle casse dell'Ambrosiano e che è uno degli imputati nel procedimento di bancarotta. Soltanto gli appunti riguardanti la posizione finanziaria dello Ior, la banca del Vaticano, possono In qualche modo attenuare, ma non di molto, fanno capire i magistrati, la posizione processuale di Monsignor Marclnkus e di Luigi Mennini, massimi dirigenti dell'istituto di credito all'epoca del crack. Lo Ior, pur non ammettendo mal la propria responsabilità diretta nei confronti del crack, ha comunque accettato di transare con le banche estere creditrici del gruppo Ambrosiano, impegnandosi a sborsare 241 milioni di dollari. Inoltre gli inquirenti hanno già accertato anche sotto il prof ilo giuridico le eventuali colpe della Uanca pontificia nella vicenda dell'Ambrosiano, per cui nel rinvio a giudizio, previsto sino a qualche mese fa per l'estate prossima, Marcinkus e Mennini dovrebbero comparire. Gianfranco Modolo

Persone citate: Carboni, Cavallo, Flavio Carboni, Gianfranco Modolo, Luigi Mennini, Marcinkus, Mennini

Luoghi citati: Svizzera