La valigia è un corpo di reato Pisanò ascoltato per tre ore

La valigia è un corpo di reato Pisano ascoltato per tre ore Non escluse comunicazioni giudiziarie per chi l'ha portata in tv La valigia è un corpo di reato Pisano ascoltato per tre ore MILANO — La borsa di Roberto Calvi da ieri mattina alle 13,10 è in una cassaforte al settimo piano del Palazzo di Giustizia. «£' un corpo di reato — avverte il sostituto procuratore Pierluigi Dell'Osso, che Indaga sul crack del Banco Ambrosiano e sulla morte del suo presidente —. ora bisognerà ricostruire tutti gli aspetti che riguardano il percorso Il percorse della borsa: come è arrivata, nelle mani del senatore missino Giorgio Pisano? I giudici, per la prima volta, l'hanno vista martedì sera In tv. seguendo lo «Spot» di Enzo Biagi. La cercavano dal 18 giugno 82, il giorno della morte di Calvi. -Che valore può avere dopo quasi quattro anni?-, si domanda Dell'Osso. Pisano, interrogato per tre ore dai giudici istruttori Matteo Mazziotti e Antonio Pizzi, una risposta l'ha data: «/ documenti sono scartine, le uniche cose importanti sono le chiavi-. Ancora Pisano, prima di andarsene: -La borsa i;i&MW&Q-,W-n&lU?n,i^Cinqueli ho avuti in prestato dalla Cassddéf,Senato,.gli altri da amici di partito. Ora emetterò regolari fatture per avere il rimborso da Panorama e dalla Rai-. La Procura ha aperto un procedimento: -Atti relativi al sequestro della borsa di Calvi Roberto-. Il giudice Dell'Osso intende Interrogare al più presto Flavio Carboni e Romano Cantore. Il primo, l'affarista che è stato vicino a Calvi negli ultimi giorni di vita, quella borsa a suo tempo l'ha vista da vicino. Il secondo, giornalista di Panorama, l'ha vista quando è stata consegnata a Pisano. Il giudice non esclude anche l'interrogatorio di Biagi e -possibili profili di reato a carico di chi ha avuto a che fare con la borsa-. Potrebbe emettere comunicazioni giudiziarie. Dell'Osso deciderà in giornata. Insiste: -La borsa è un corpo di reato-. Qualcuno l'ha sottratta a Calvi, e chi l'ha acquistata — o comunque ha contribuito all'acqui sto — potrebbe aver commesso il reato di ricettazione: • Come chiunque acquisti un'autoradio rubata-, A Palazzo di Giustizia, però, una slmile ipotesi non è condivisa da tutti. «Non sarebbe la più opportuna — secondo un giudice istruttore —: giuridicamente è valida, ma sarebbe come dire: i giornalisti sono arrivati prima dei giudici e i giudici se la prendono con i giornalisti-. In attesa della decisione di Dell'Osso, l'avvocato Vittorio D'Aiello, legale di Panorama, mette le mani avanti. «Ricettazione? Ma non scherziamo, mi sembra un'ipotesi esagerata, una forzatura. Nessuno può dire che la valigia è stata rubata-. Enzo Biagi, che la valigia l'aperta in diretta' tv: «fo non ne só niente, non'so± come sia aYHvaia 'firìnqm e' non credo che la Rai abbia pagato una lira. Un parlamentare si è presentato con la borsa alle 18,30 e mi ha detto che l'avrebbe consegnata ai magistrati il giorno dopo. Io sono andato in onda e lui l'ha consegnata-. Oltre gli accertamenti sul percorso seguito dalla borsa di Calvi, i giudici ora debbono valutarne il contenuto. E si mostrano perplessi. Nessun dubbio sulla borsa, ma sui 56 documenti. Già da quel che si è visto in tv risulta che vanno a favore delle tesi difensive di Flavio Carboni. In quasi tre anni la borsa, più che manomessa, potrebbe esser stata privata di ciò che era più Importante. O qualcosa potrebbe esser stato aggiunto, Che significato può avere quella rubrica telefonica dove non è segnato neppure un numero? L'interesse vero é nelle 23 chiavi ritrovate. -Chi ha tenuto la borsa in questi anni — dicono i giudici — ne può aver fatto di tutto-. • Tranne che con le chiavi per le cassette di sicurezza — aggiunge Pisano —. Un privato non può mettersi a contattare le banche di tutto il mondo Magari ci hanno provato, ma non ci sono riusciti e le consegnano mio tramite-. Un Pi¬ sano sereno, allegro, sicuro: -Tanto — sorride — io sono un senatore-: è coperto dall'immunità parlamentare. E adesso, Pisano, pensa a farsi rimborsare 1 SO milioni: -Ho pagato in banconote da 100 mila lire, il giorno di Pasqua, alle tre del pomeriggio, nell'atrio di casa mia-. Giovanni Cerniti

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