«Come un bang, tutto vola via e corpi inghiottiti dal vuoto»

«Come un bang, tutto vola via e corpi inghiottiti dal vuoto» «Come un bang, tutto vola via e corpi inghiottiti dal vuoto» ATENE — «C'è stata una forte esplosione nel centro dell'apparecchio proprio davanti al mio sedile, un quarto d'ora circa prima dell'atterraggio*: lo ha dichiarato ai giornalisti una passeggera del Boeing 727 Twa.Florentia Hanlotakis. La donna, di nazionalità greca e americana, proveniente da Cincinnati (Usa), non è stata colpita perché in quel momento stava portando alla toilette 1 suoi due bambini, di uno e cinque anni. «Dopo il panico iniziale — ha aggiunto la signora, che veniva a Atene a raggiungere il marito — l'equipaggio è riuscito a calmarci». Un passeggero greco, imbarcatosi sull'aereo a Roma ha cosi descritto la scena: *Ho sentito un bang, tutto volava via, ma, dopo qualche attimo di terrore, tutti hanno preso la maschera ad ossigeno». ■ Il signor Hatsopoulos, un altro degli imbarcati, stava seduto nella fila dieci della cabina. Ha detto di aver visto «una donna e un bambino cadere dal buco aperto» dall' esplosione. Anche Carol Littel, del Vermont (Usa), che si recava a trascorrere qualche giorno di vacanza In Grecia con il marito e 1 tre figli, ha parlato di una «esplosione improvvisa, forte, seguita da un lampo». Non è la prima volta che ordigni esplodono a bordo di jet, senza provocare la cadu¬ ta dell'apparecchio. Il 24 agosto 1972, ad esempio, nel bagagliaio di un Boeing 707 della compagnia israeliana El Al scoppiò un giradischi imbottito di esplosivo che due turiste britanniche avevano avuto in dono da un arabo; 1 danni furono limitati- all'aereo. Nel febbraio 1984, poi, 26 passeggeri sui 38 a bordo di un aereo militare etiopico, morirono per una bomba a mano fatta esplodere poco prima dell'atterraggio durante un tentativo di dirottamento. Lo scorso anno si sono avute due esplosioni. La prima, in gennaio, a bordo di un Boeing 727 boliviano, pochi minuti prima dell'atterraggio a Vera Cruz: un morto, prò- babllmente lo stesso attentatore, n 30 ottobre '85, a Dallas, su un Boeing 727 della American Airlines scoppiò una valigia, ma vi furono danni solo ai bagagli. Ma non mancano i casi di aerei saltati in aria con passeggeri ed equipaggio, o precipitati senza che si salvasse nessuno. Lo stesso aereoporto Leonardo da Vinci si trova peraltro da tempo coinvolto nelle vicende della tensione e del terrorismo internazionali. Il 29 agosto 1969 la terrorista Leila Khaled sale con un complice a Roma su un Boeing della Twa e lo dirotta a Damasco. Vengono imprigionati 1 passeggeri israeliani e l'aereo è distrutto. Il 28 maggio 1972 agli ingressi viene bloccata una donna armata. Confessa di avere avuto l'ordine di dirottare a Beirut un jet della Pan-Ara. Il 30 maggio 1972, con mitra, pistole e bombe, si imbarcano a Fiumicino per Tel Aviv i tre kamikaze dell'«Armata Rossa» giapponese, che porteranno la strage all'aeroporto di Lod: 24 morti, ottanta feriti. Il 3 agosto 1972, allarme per un sabotaggio all'aeroporto. Salta invece l'oleodotto di Trieste, l'impresa è rivendicata da «Settembre Nero». Nell'aprile 1973 due libici vengono bloccati mentre cercano di salire armati su un jet in partenza per la Francia, e il 5 settembre dello stesso anno in un appartamento di Ostia vengono scoperti cinque terroristi: hanno in progetto di abbattere con un missile un Boeing della El Al In decollo da Fiumicino. il 7 dicembre dello stesso anno la «strage all'aeroporto». Cinque arabi si presentano al cancelli d'imbarco, sparano, si impadroniscono di aerei e ostaggi. Trentadue morti, decine di feriti, un bilancio gravissimo, superiore a quello dell'ultimo attacco, la strage di dicembre all'imbarco della El Al.

Persone citate: Carol Littel, Leila Khaled, Leonardo Da Vinci