Altobelli: «Due gol per sperare»

AltobeUi: «Due gol per sperare» AltobeUi: «Due gol per sperare» Rummenigge non è ancora a posto, ma giocherà egualmente: «Non posso mancare» DAL NOSTRO INVIATO APPIANO — Il .giallo. Rummenigge non ' è affatto un giallo: il tedesco giocherà contro il Real Madrid anche se 'mentalmente: come osserva Corso, non è ancora pronto. Ralle si sente meglio, ieri si è allenato come gli altri suoi compagni, il problema è sempre rappresentato dalla gamba destra che, ad ogni scatto, provoca dolori più o meno forti. Ad ogni modo sarà a fianco di AltobeUi per guidare l'assalto agli spagnoli: «Sto meglio rispetto a Torino — diceva ieri dopo l'ultimo allenamento — stavolta non ho avvertito dolori, resta semmai la paura prima di ogni scatto. Ad ogni modo penso di giocare, questa è davvero la nostra ultima spiaggia, non posso mancare. Conosco bene Camacho; il mio diretto avversario, non è un fuoriclasse ma è fortissimo nei contrasti. Dopo la 'bambola' dell'anno scorso in Spagna, non credo che ripeteremo gli stessi errori. Sappiamo che l'impegno che ci attende è più difficile ma stavolta siamo più fiduciosi». E' un po' il concetto di molti altri nerazzurri: la maggioranza concorda che un 2 a 0 possa bastare, anche se in casa il Real è micidiale. Basta chiederlo al Borussia che vinse 5-1 sul proprio campo per poi essere eliminato a Madrid. E' d'accordo anche AltobeUi, al quale, ora, i tifosi rivolgono appelli perché resti all'Inter: •L'importante — dice Spillo — è che nel punteggio rimanga uno 0 dalla loro parte. Una cosa è certa: in questo caso sarebbe più facile dell'anno scorso. Questa di San Siro è una partita che conta relativamente, quella determinante sarà giocata a Madrid, dove, lo scorso anno, è successo di tutto. Se realizziamo un buon risultato in casa, poi in trasferta non perderemo la testa come avvenne quando Bergomi venne colpito da una biglia. Loro in casa sono fortissimi ma'"salpiamo' 'benissimo'che' 11 campo e abituato ad esprimere verdetti diversi. L'importante è che giochi anche Rummenigge; si è vista l'importanza della sua presenza proprio a Nantes, anche se non era del tutto a posto. A me basta che tenga impegnato qualche difensore cosi come è importante che qualcuno segni, non conta chi, basta che l'Inter vada In gol». Mariolino Corso vuole portarsi dietro l'unico interrogativo sino all'ultimo: questo allenatore destinato a rientrare nell'anonimato, vuole giocare bene le sue carte. Afa- rangon o Cucchi è U dilemma che si palleggia ma la scelta dovrebbe finire sul secondo cosicché Ferri potrà fare lo stopper sull'argentino Valdano, Bergomi sul cannoniere messicano Sanchez e Baresi su Butraguefio. Sentiamo cosa dice Corso: «Non illudiamoci, il Real è forte anche fuori casa, visto che gioca abitualmente con tre punte. Noi dobbiamo'aggredirli con intelligenza affidandoci al tandem Rummenigge-Altobelli. So benissimo che Kalle mentalmente non è pronto ma sa che deve giocare. Ha più che altro delle riserve psicologiche ma ieri si è allenato come gli altri. Negli ultimi anni il Real ci è stato superiore e noi lo rispettiamo però senza alcuna paura: il 2 a 0 potrebbe bastarci anche perché adesso quando siamo impegnati nelle trasferte di Coppa slamo più tranquilli. Bradyj?: Non .ci sono problemi anche.jse sa, che aline' giàigior ne. lascerà l'Inter. Lo sapeva anche prima della gara di Nantes eppure disputò una bella partita». Marco Tardelli è un veterano in materia di calcio internazionale ma, stranamente, affronta il Real per la prima volta: «In compenso — dice — ho una buona tradizione con gli spagnoli. Ho segnato sul campo dell'Atletico e poi ancora a Madrid nella finale del Mondiale. Spero di ripetermi. Per l'Inter sarà un po' come la finale della Juventus col Liverpool: partita apertissima, ma se giochiamo come col Nantes a San Siro, si aprono molte possibilità di qualificazione alla finale. Peccato che manchi Collovati e che Rummenigge non sia al massimo: con l'apporto del nostro pubblico owieremo anche a questo». Il Real, dunque, è avvertito. Questa è un'Inter diversa come carica e come intenti rispetto a quella di un anno fa. C'è determinazione negli uomini di Corso, una volontà comune di vincere stasera e poi di non subirà a Madrid. ; Insomma una squadra Italia- \ na una volta tanto poco italiana. Giorgio Gandolfi

Persone citate: Baresi, Bergomi, Camacho, Collovati, Giorgio Gandolfi, Marco Tardelli, Sanchez, Valdano

Luoghi citati: Italia, Liverpool, Madrid, Spagna, Torino