Fellini: ricostruirò Cinecittà altrove

Fellini: ricostruirò Cinecittà altrove Il regista girerà sulla sua più amata prigione un «Block Notes» prodotto dalla Rai-Sacis Fellini: ricostruirò Cinecittà altrove Dice: «Ho sempre bisogno di reinventarmi la realtà» - Un viaggio nella fabbrica del cinema prima di cominciare le riprese di «America» ROMA — .Cinecittà dovrei ricostruirla da qualche altra parte: la realtà io ho sempre bisogno di reinventarmela, sono proprio il contrario d'un giornalista bravo; dice Federico Fellini. Un paradosso, magari il più vertiginoso nel suo cinema?, «Per niente. Non scherno a/fatto: A Cinecittà dovrebbe essere dedicata una delle tre puntate d'un Block Notes televisivo del regista, prodotto dalla Rai-Sacis, annunciato l'altro giorno a New York: .Ma per ora c'è appena l'annuncio. E' tutto per aria, non c'è niente di niente. L'unica cosa che c'è sono io. n resto è tutto in discussione, si dovrà decidere nei prossimi quindici giorni: Cosa si deciderà? .Almeno una puntata, un Block Notes di un'ora circa, penso che finirò per farlo: e sarà su Cinecittà: Da molti mesi, mentre Ginger e Fred compiva il suo percorso tra gli spettatori e veniva presentato con.gran successo a Parigi e a Copenaghen, a Berlino e a New York, Fellini vive in quell'Inquietudine speciale che lo prende quando non gira, e che mescola tante cose diverse: timore di restare inoperoso e di precipitare per questo i nell'infelicità, ansia e allegria di fare progetti, sconcerto per le giornate lontane da Cl; necittà, fastidio e curiosità ; per le infinite proposte bl; slacche che gli arrivano, : smarrimento per la mancan- za di quella famiglia-prigione che è la •troupe», sentimento di tempo perduto, piacere e irritazione per le «carnevalate frastornanti, delle serate di gala che nel mondo gli rendono omaggio, paura del vuoto. Ma da più di tre mesi ha ricominciato a lavorare: con Tullio Pinelli, alla versione cinematografica di America, lo straordinario romanzo scritto da Franz Kafka nel 1927, che potrebbe essere il suo primo film quasi americano e ottemperare all'Impegno che 11 regista ha firmato col rappresentante in Italia della XX Century Fox, Ibrahim Moussa, .Prima di cominciare America, pensando al soliti tempi lunghi necessari per mettere su un film e odiando l'idea di restare senea girare, avevo detto di sì al produttore Aldo Nemni, che insisteva per realizzare qualcosa di mio. Oli avevo detto che avrei forse potuto fare una cosa per la televisione, piccola, non troppo lunga né impegnativa: C'era perù l'opzione di Ibrahim Moussa, che non era legalmente possibile eludere. Avvocati e consiglieri hanno suggerito a Fellini di girarla per Mcussa, la .cosa piccola per la televisione.. Poi hanno tentato di mettere d'accordo il Ubico Nemni e l'egiziano Moussa. Naturalmente ed emblematicamente, non ci sono riusciti: .L'intesa è risultata per ora non attuabile: forse, se intervenissero Reagan e Qorbactov E' intervenuta Invece.; la Rai-Sacis : con quali esiti, si vedrà tra un paio di settimane. Del progetto Improvvisato e annunciato nella festosa euforia americana resterà appena un terzo, prevede Fellini. il suo precedente Block Notes d'un regista, realizzato nel 1972 per la rete televisiva americana NBC, rivisitava «dal nostro inviato in Memori/land, il set In rovina e 1 cimeli d'un film mai fatto, /I viaggio di O. Afa»torna; ritrovava al Colosseo, al Foro Romano, sull'Appia Antica o in un cinema di provincia l'Antica Roma dell'infanzia incontrava personaggi e luoghi di Roma contemporanea, compresi il Mattatolo, Mastroianni e il chiaroveggente mago Oenius; seguiva i provini agli Interpreti di Satyrtcon, nella follia grottesca e straziante che circonda la nascita d'un film, lungo 1 viali e negli studi di Cinecittà. Si sa che la romana fabbrica di film è il paesaggio della intera vita di Fellini; il .Prigioniero di Cinecittà., lo definì Oreste del Buono. «Ci sono capitato per la prima volta pia di quarantacinque anni fa. Come giornalista. Inviato di Cinemagazzino. Avevo diciassette o didatta anni... Stavano girando La corona di ferro... Lassa, a mille metri d'altezza, su una poltrona Frau saldamente avvitata alla piattaforma della gru, gambali di cuoia, foulard di seta, c'era lui, Alessandro BlasetU, il Regista..... A Cinecittà Fellini ha girato nel 1959 La dolce vita e poi quasi tutti i suoi film; a Cinecittà ha un appartamentino dove ha vissuto certo più che a casa sua; a Cinecittà ha ricostruito 1 suoi mondi parai leli, la sua realtà più vera del vero. .E adesso dovrei ricostruire Cinecittà altrove., ri' pete, e forse davvero non scherza. Si capisce quanto potrà essere bello, appassionante, un piccolo film di Fellini su Cinecittà. Neppure tanto piccolo, magari: anche Ginger e Fred era cominciato come «un ftlmettino, un episodio, una casetta per la televisione.. 1.1.