II Gran Paradiso cede

II Gran Paradiso cede L'amministrazione dell'Ente modificherà i confini II Gran Paradiso cede L'annuncio è stato dato dal presidente della Comunità montana Valli Orco e Soana - Ma per escludere dai territori protetti centri abitati e coltivati occorre una nuova legge, anche se la mappa è ancora molto confusa - Gli abitanti del Canavese ribadiscono il diritto ad autogestirsi L'amministrazione del Parco Nazionale del Gran Paradiso è disposta ad accettare le indicazioni del Comuni del versante canavesano riguardo a modifiche dei confini attuali. Lo ha annunciato il presidente della Comunità montana Valli Orco e Soana, Bellino, nel corso dell'ultimo Consiglio comunale di Locarla. La storia di questi confini ha dell'incredibile. Un primi¬ tivo regio decreto del 1923 accludeva una mappa di ridottissime dimensioni, addirittura senza scàia, di problematica decifrazione. Per definire, ad esemplo, il confine legale della zona •Vallone Bugio» si leggeva che «é pressapoco una linea verso Nord che parte da Perebecche (Rosone) e arriva al Moncimour». Le paline del Parco oscillano nel frattempo come il risultato di un gioco alla fune, tenendosi comunque nei casi dubbi di' scoste dal centri abitati per evitare troppe noie. La goccia che fa traboccare 11 vaso è in verità il decreto del '79 che ha inglobato zone residenziali quali la Valle di Forzo, Valli di Canapiglia e Piamprato, Alta Valle di Ribordone, vallone Eugio, borgate di Locana. •Non esistono ancora a tutfoggi — precisa Bellino — carte più dettagliate che con¬ sentano di stabilire lungo la linea del perimetro le proprietà che rientrano o meno nella riserva. E' per questo che l'Ente montano è ricorso al Tar con la motivazione che i confini, con la loro indeterminutezza, sono lesivi del diritto di proprietà: Ecco cosa chiedono ora le Comunità montane. Premesso che lo spostamento a valle fino a un'altitudine intorno ai 600 metri non arreca alcun vantaggio alla fauna stanziale, dato che l'ambiente naturale del camoscio e dello stambecco è intorno ai 2000 metri di altitudine; considerato che non è pensabile includere intere frazioni abitate con addirittura 700 persone (vedi Rosone di Locana), impedendo ai Comuni e all'Ente montano di gestire il proprio territorio.si sollecita la salvaguardia dei diritti del le popolazioni, scorporando dal Parco 1 centri abitati e coltivati compreso il vallone di Piantonetto, con le sue numerose frazioni. Queste sono le richieste della Val Soana all'Ente Parco Gran Paradiso. Quest'ultimo potrà esaminare le proposte che gli vengono sottoposte, però non potrà modificare nella sostanza 1 confini, che sono stati stabiliti da un decreto legge. L'Ente Parco, per definire il tracciato, si sta procurando la cartografia In dettaglio delle aree in discussione, per poter superare le eventuali contestazioni.

Persone citate: Bellino, Rosone

Luoghi citati: Locana, Ribordone