Anche nel Ravennate due vini al metanolo

Ambe nel Ravennate due vini al metanolo Le analisi dicono: dosi massicce Ambe nel Ravennate due vini al metanolo RAVENNA — Uno del campioni di vino prelevati dai carabinieri del Nas e dai funzionari del servizio repressione frodi del ministero dell' Agricoltura nelle cantine «Vinicola Castellana» di Castelbolognese e «Vinicola Morelli» di Bagnacavallo, nel Ravennate, avrebbe accertato la presenza di un tasso di metanolo del 33 per cento sul succo anidro, cioè privo di acqua. E' questo il più rilevante risultato delle analisi compiute sul campioni prelevati dalle due cantine e da quella della ditta fornitrice, di Angelo Baroncini, a Solarolo (su un totale di 11.600 ettolitri); la ditta Baroncini era già stata denunciata dal titolari delle due cantine clienti. Secondo le analisi, i cui esiti non sono ancora ufficialmente noti, anche gli altri campioni di vino esaminati contenevano percentuali consistenti di metanolo. Gli inquirenti cercano ora di rintracciare le cantine del Piemonte, della Toscana e del Veneto che avrebbero acquistato «in nero» vino da Baroncini. Intanto sono giunti alla Procura della Repubblica di Ravenna gli atti giudiziari compiuti dalla pretura di Faenza: da domani dunque la procura, se non ci saranno conflitti di competenza con 1 colleglli milanesi, si occuperà ufficialmente di questa parte dell'inchiesta. Gli inquirenti sono anche alla ricerca del fornitori dell'alcol metilico. Questa è la «chiave» per colpire alla radice la sofisticazione e controllare tutta la trafila per la produzione di vino avvelenato con la micidiale sostanza chimica. r. s.

Persone citate: Angelo Baroncini, Baroncini, Morelli

Luoghi citati: Bagnacavallo, Faenza, Piemonte, Ravenna, Solarolo, Toscana, Veneto