La Carrà telefona a Gheddafi

La Cani telefona a Gheddafi Ora che Andreotti fa il critico televisivo La Cani telefona a Gheddafi Abbiamo sentito in giro acidi commenti sulla nuova carica assunta ieri dall'onorévole Giulio Andreotti, ministro degli Esteri dalla Repubblica italiana. La carica, sperimentale, per una sola settimana, di critico televisivo del quotidiano // Messaggero. «Ma come può trovare il tempo?», si chiede la metà indignata dei suoi detrattori. «Ma di tempo ne ha fin che vuole!», risponde la metà sogghignante. «Tanto, la politica estera italiana non esiste». - «Era ora — osservano altri — che un uomo del calibro di Andreotti si occupasse di cose serie,'quali "Domenica in"». Confusione e farsa non essendo mai molto lontane dagli orizzonti politici italiani, interni o esteri, i più pessimisti temono che il nostro prestigio nel mondo, già sul parzialmente scremato, si riduca a pura acquetta per via dei grotteschi equivoci che potranno nascere da questa duplice attività del ministro. Scambi di telex cifrati tra la Carri e il Gheddafi, linee rosse tra il Cremlino e «il Processò del lunedi», Pippo Baudo invitato per errore al vertice di Tokyo, una formale protesta contro «Dallas» recapitata alla Casa Bianca dal nostro ambasciatore a Washington. Ma negli ambienti giornalistici si dice ben altro. Si dice che ancora una volta quella finissima, astutissima volpe di Andreotti ha battuto tutti sul tempo. Fiutato il vento della verifica, si é assicurato il posto più vantaggioso, più popolare, più comodo. Perché a quanto pare l'imminente rimpasto governativo, prevede tutta una serie di analoghi incarichi: il ministro Degan, si dà per certo, passerà a occuparsi della rubrica enologica su Panorama, la Falcucci terrà la pagina di maquillage su Amica, Spadolini si occuperà di «bon-ton» su La Stampa, Signorile sembra destinato, per l'ippica, alla Gazzetta dello Sport. Si parla con cautela di Visentin! all'astrologia su Grazia e di Goria alla pagina di giardinaggio su Capital. E voci sempre più insistenti vorrebbero Craxi al posto di Citati, come critico letterario del Corriere delta Sera. Il problema è: basterà una sola settimana sperimentale per capire se questi .sono i critici giusti alla rubrica giusta? Dopo tanti anni, infatti, ancora non si è capito bene se siano i ministri giusti ai ministeri giusti. Carlo Frutterò Franco Lucentinl

Luoghi citati: Tokyo, Washington