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in fiamme la reggia di Enrico Vili Nell'ala di Hampton Court distrutta dal fuoco è morta un'anziana nobildonna in fiamme la reggia di Enrico Vili Danni gravissimi all'inestimabile patrimonio di opere d'arte - L'incendio provocato da una candela 'al nostro corrispondente dal nostro corrispondente LONDRA — Un furioso incendio sviluppatosi ieri all'alba ha distrutto un'ala del magnifico palazzo di Hampton Court, la seicentesca residenza di Enrico Vili che sorge a una ventina di chilometri dalla capitale lungo le rive del Tamigi, meta d'obbligo per quasi un milione di turisti all'anno per ammirare 1 suol tesori d'arte e i suol splendidi giardini La lotta contro il fuoco è durata 4 ore e ha impegnato centinaia di vigili del fuoco e di volontari che sono riusciti a sottrarre alle fiamme numerose opere artistiche. Ma nonostante tutti gli sforzi, 11 bilancio è grave. Oltre agli ingentlsslmi danni materiali, ancora difficilmente calcolabili, c'è da lamentare anche una vittima: la vedova di uno degli eroi britannici della seconda guerra mondiale, slr Richard Gale, che partecipò | al «D Day», allo sbarco delle al «D Day., allo sbarco delle forze alleate in Normandia, e divenne poi nel dopoguerra vicecomandante della Nato in Europa. Lady Gale, ottantacinquenne, 6 rimasta intrappolata nel miniappartamento che occupava all'ultimo piano dell'ala meridionale del palazzo. Proprio da qui sembra essersi sprigionato il focolaio dell'incendio, e fra le rovine ieri pomeriggio ì pompieri hanno scoperto il suo cadavere carbonizzato. Secondo una prima ricostruzione a causare il disastro è stata un'imprudenza della nobildonna che ha voluto bere una tisana a lume di candela. Il palazzo di Hampton Court, che appartiene alla Corona, ospita anche in alcuni piccoli alloggi le vedove o i discendenti di funzionari che si sono particolarmente distinti al servizio del Paese. Qui aveva appunto alloggiato anche il generale Gale, morto I tre anni fa. La vedova viveva tre anni fa. La vedova viveva in compagnia di un'altra dozzina di anziane signore, ospiti di un'ala chiusa al pubblico. Inizialmente, mentre le fiamme si sprigionavano altissime e alte colonne di fumo venivano trasportate lontano dalle folate di vento, si era temuto che le vittime dell'incendio potessero essere ancora più numerose. Si parlava infatti di tre o addirittura sette «dispersi» tra le fiamme. Ma quando la regina Elisabetta, accompagnata dalla sorella Margaret e dal figlio Carlo, è arrivata dal vicino castello di Windsor (dove stava trascorrendo le festività pasquali) per constatare l'entità dei danni, il bilancio finale si è attestato su una sola vittima. Dopo ore di lavoro, i tecnici hanno annunciato che l'incendio si è sviluppato sopra la «Cartoon Gallery» e che 11 tetto di questa sezione del tetto di questa sezione del palazzo è crollato sugli alloggi dove abitava lady Gale; le fiamme si sono estese ai corridoi e alle sale piene di dipinti, tappezzerie antiche e altre opere d'arte. I danni sono gravissimi perché decine di quadri sono stati danneggiati dal calore e dal fumo. Un paio sono già considerati irrimediabilmente perduti, fra cui uno dei capolavori dell'epoca Tudor, il dipinto noto come «il campo della stoffa d'oro» che raffigura lo storico incontro tra Enrico Vin e 11 re di Francia Francesco I. Proprio questo sovrano aveva «confiscato» il sontuoso palazzo costruito nel 1514 dal cardinale Wolsey, che aveva fatto incetta di opere d'arte in tutta Europa per abbellirlo. Divenuta la sua residenza preferita, Enrico Vili vi aveva alloggiato anche le sue cinque regine, ag¬ I eiuneet giungendovi la grande hall, la cappella e, si dice, facendosi costruire anche il più antico campo da tennis del mondo. Dopo di lui, Hampton Court è rimasta una delle dimore favorite della Corona. Carlo II lo abbellì ulteriormente con il magnifico parco oggi ammirato dai'vlsitatori e l'architetto Cristopher Wren vi aggiunse i nuovi appartamenti reali per Guglielmo HI e due ali (fra cui quella semidistrutta Ieri) Ispirandosi al castello di Versailles. I cancelli del palazzo Ieri sono rimasti chiusi davanti alle migliaia di turisti che, come accade ogni anno a Pasqua, si affollavano per visitarne le sale e 1 giardini. Fortunatamente l'incendio si è sviluppato fuori delle ore d'apertura perche l'affollamento avrebbe potuto rendere ben più grave il bilancio del disastro. — , . Paolo Patrono