Nessuno blocca il vino che uccide
Nessuno blocca il vino che uccide Allarme insufficiente per un fenomeno drammatico Nessuno blocca il vino che uccide Dieci aziende dell'Astigiano si autodenunciano: «Venite a controllare il prodotto che abbiamo in cantina» - Cinque intossicati a Ivrea (due gravi) ROMA — Ormai è un bollettino di guerra: morti (11), morenti (4), ricoverati (40). Tutti per intossicazione da vino «corretto» con l'alcol metilico. Ma la storia non è finita. A tredici giorni dall'esplosione del caso proseguono i ricoveri, si moltiplicano le denunce, si lanciano allarmi troppo deboli e il quadro non cambia. La gente continua a bere senza alcuna prudenza e a morire, come se la notizia del vino tossico non fosse stata diffusa. Scarsa informazione? E' mancato un allarme del governo? La cronaca ci soccorre. Ogni giorno si apre un nuovo fronte dell'intossicazione: ieri nell'area di Ivrea cinque persone sono state ricoverate all'ospedale. Due sono in gravi condizioni. Vengono sottoposte a terapia intensiva nel reparto di rianimazione. Le altre tre, invece, non destano preoccupazioni. Dove hanno acquistato il vino «inquinato* dal metilico? La morte di un operaio, avvenuta martedì scorso a Ivrea, ha consentito di arrivare al commerciante che ha venduto il prodotto. Anche stavolta il vino proviene dalla cantina dei Ciravegna di Narzole (la ditta pluriaccusata). E ora dove è finito? « Una parte l'ho venduta, l'altra l'ho gettata nella Dorar,, sostiene il commerciante. Due dati, legati a questa vicenda, devono far riflettere: l'acquisto è avvenuto il 18 marzo scorso, cioè lo stesso giorno in cui 1 giornali hanno pubblicato la notizia dei primi avvelenamenti a Milano. Ventiquattr'ore dopo veniva indicata la ditta sotto accusa: Ciravegna di Narzole. Perché il commerciante non ha subito denunciato quell'acquisto? Non ha letto 1 giornali, né seguito la televl sione? E qui emerge il secondo dato: l'informazione da parte delle autorità. Il giudice di Ivrea ha lanciato un appello attraverso le radio e le tivù locali: «Non bevete quel vino, fatelo analizzare: Cosi aveva fatto l'Usi di Cuneo. Ma tocca solo al giudice o all'Usi lanciare appelli alla popolazione? E gli altri organi cosa fanno, quali iniziative hanno intrapreso per far conoscere la storia al maggior (Continua a pagina 7 in quinta colonna)
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