Che cosa mettere in copertina di Walter Passerini

Che cosa mettere in copertina Che cosa mettere in copertina SI tratta di un primo romanzo e l'autore per il momento è uno sconosciuto. Per cui mentre si aspetta che vengano vendute le prime 100 mila copie il nome ha una importanza secondaria rispetto al titolo. Tuttavia, appena sarà più conosciuto il nome dell'autore (o l'autrice) apparirà subito a caratteri più grandi, anche prevalenti sul titolo, magari con le parole «un'altra grande storia, eccetera». Il titolo, trattandosi di una citazione che riguarda un poeta come Yeats, dovrebbe essere stampato in oro. per dare un senso di solennità e anche di mistero. L'eroe e l'eroina sembrano due tipi tirati a lucido e appaiono Intercambiabili con altri romanzi. Lei è decisamente seduttrice del tipo .Dallas., lui più o meno in contrasto, con l'aria innocente. Deve essere un grosso libro, non meno dì 450 pagine, per poter durare a lungo. degli editori contengono almeno un altro libro quasi identico. Il trucco è di distinguersi dalla folla. Molto del successo di .Segreti, è stato attribuito alla capacità promozionale dell'autrice, Shirley Conran. Per esempio, la notizia che un autore sta per apparire in una popolare trasmissione tv è musica per le orecchie dei librai. Nel caso di Judith Krantz il suo editore inglese ha organizzato una tale copertura promozionale a tappeto per il suo romanzo .Princess Daisy. (tradotto in ita¬ uffici, interrotto dal ticchettio di computer e stampanti, che lo aggiornano in tempo reale sull'andamento delle quotazioni, sul tassi di cambio e cosi via. La giornata di un money manager è lunga. Comincia spesso prima degli altri, per acquisire in tempo utile le informazioni necessarie alle scelte e alle decisioni che dovrà prendere con il passare delle ore. La mattina di solito la trascorre in Borsa: oppure in ufficio, a dare disposizioni di acquisto e vendita dei diversi titoli. Le scelte di investimento si prolungano anche nel pomeriggio, spesso fino a sera. Quando gli altri se ne tornano a casa, la luce nell'ufficio del money manager resta ancora accesa: per una riunione di comitato, per fare i conti, per controllare sui tabulati se le scelte della giornata si sono rivelate giuste; e per preparare le basi delle decisioni da prendere il giorno dopo. In un fondo comune possono entrare o uscire ogni giorno decine di sottoscrittori. E questo comporta continui riequillbrii del portafoglio titoli. Da qui l'importanza di decidere rapidissimamente i provvedimenti da prendere, i titoli da abbandonare o quelli da non farsi scappare. Decidere sotto stress, quindi, è un'ulteriore dote del money manager. Un'altra capacità è poi quella di interpretare i grandi fenomeni economici come l'inflazione o 1 possibili mutamenti dello scenario politico, che influenzano notevolmente l'andamento borsistico, n controllo dell'emotività è in questi casi fondamentale. Non solo infatti vanno compiute scelte in relazione a determinati fenomeni, ma va in qualche modo previsto il futuro: le scelte insomma si. devono dimostrare azzeccate sul lungo perìodo; sarebbe imperdonabile dover cambiare troppo di frequente le decisioni prese il giorno prima. In questa professione le soddisfazioni sono molte, anche se 1 rìschi di insuc¬ liano con lo stesso titolo), che non sapeva più che cosa inventare per il successivo, .Mistral's D augii tur.. Finirono per portare sei giornalisti a colazione con lei ad Avignone con un aereo e ci furono naturalmente sei articoli su un pranzo con Judith Krantz. Ci sono molte persone che vale la pena di portare a mangiar fuori nella battaglia per la promozione di un libro di successo popolare e bisogna sapere chi sono. Bryan Appleyard Copyright ' Times Newspapersi) e per l'Italia «La Stampa» cesso sono sempre dietro l'angolo. In parte questi ultimi vengono attutiti dalla creazione di strutture di supporto al lavoro del money manager: uffici studi, banche dati, calcolatori che permettono di disporre di una serie infinita di informazioni. Il buon gestore è anche quello che riesce a far lavorare bene altri uomini, e affiatarli fra loro. Lui, in ogni caso, oltre a coordinare e a decidere, deve mantenere in costante allenamento altre doti personali. Una memoria di ferro, per esempio. Unito a quelle che uno dei money manager più esperti e navigati chiama naso, piedi e unghie: il naso, cioè 11 fiuto e l'intuito; 1 piedi per terra che significano buon senso e realismo; le unghie, cioè l'aggressività. Che significa propensione al rìschio, ma anche capacità di reagire quando i concorrenti sono stati più bravi e sono riusciti a strappare per i loro clienti rendimenti più elevati. Walter Passerini

Persone citate: Bryan Appleyard, Judith Krantz, Shirley Conran, Yeats

Luoghi citati: Avignone, Italia