Abbuffata dì mostre di Enrico Singer

Settimanale dei viaggi e della buona tavola Settimanale dei viaggi e della buona tavola Abbuffata dì mostre LE grandi mostre dominano questo marzo parigino: i pittori fiamminghi (da Rembrandt a Vermeer), una eccezionale esposizione monografica su Vienna, le nuove sale etnische del Louvre, il Museo Picasso (aperto da pochi mesi e ancora tutto da scoprire). Chi volesse scegliere Parigi per un weekend di Pasqua avrà soltanto l'imbarazzo della scelta per costruirsi un itinerario originale, a caccia delle novità culturali. La prima tappa, d'obbligo, é il Louvre. Si sa, è il museo più famoso d'Europa, con opere come la Gioconda o la Vittoria di Samotracia. Ma. da pochi giorni, è possibile una visita Inedita: quella ai resti"'delle strutture me-" dloevali del palazzo. Sono state scoperte sotto la cour carrée (il cortile quadrato interno). Sempre al Louvre, meritano una sosta le sale dell'arte etrusca e romana, completamente rinnovate, mentre nei due palazzi di esposizione più noti di Parigi. Grand Palais e Petit relais, presso gli Champs Elysées, dominano i fiamminghi. Anche qui una novità: oltre alle pitture, sono esposte (fino al 20 aprile) delle acqueforti di Rembrandt. Da non mancare la mostra su Vienna, al Beaubourg. Aperta fino al 5 maggio, è una vera carrellata su tutte le forme di espressione artistica esplose nell'ex capitale dell'impero austro-ungarico dal 1880 al 1938. Ci sono i quadri dorati di Gustav Klimt ma anche manoscritti di Freud, riproduzioni delle opere d'architettura e, in un caffè fine-secolo ricostruito alla perfezione, si può gustare la sachertorte originale; bevendo cioccolata calda con panna. Sempre al Beaubourg (fino al 28 aprile), per gli amanti dell'insolito, c'è una mostra di «oggetti possibili». Proposte di artisti per l'industria: dall'impermeabile che si Illumina sfruttando le scariche elettriche dei temporali, alla pompa per bicicletta telescopica che si riduce alle dimensioni di una penna. Un'esposizione davvero singolare. E. in più, italiana: organizzata dal Centro culturale Pompidou in collaborazione con la Montedison. Inseguendo le novità, non si può trascurare il Museo della moda, inaugurato appena da venti giorni. E' in rue de Rivoli, nell'ultimo padiglione del Louvre verso i giardini delle Tuileries. In tre piani ospita abiti del '700. dell'800 e del '900 (fino al '39) inseriti in una vera e propria scenografia che riproduce palchi dell'Opera, un vagone dell'Orient-Express. un circo. Ma il gioiello più sfolgorante nel panorama delle novità parigine è il Museo Picasso, realizzato nell'Hotel Sale, un edificio del vecchio quartiere ebraico di Parigi — il Marais — che porta questo buffo nome («palazzo salato») perché appartenne, nel '600. ad un esattore delle tasse sul sale. Nel nuovo museo sono state raccolte tutte le opere di Pablo Picasso che i suoi eredi hanno lasciato allo Stato francese in pagamento della successione. Tra le altre, un autoritratto che mostra un Picasso con barba e baffi e la famosa -Testa di (oro., fatta con un sellino e un manubrio di bicicletta. Per rimanere nel Marais (il quartiere è alle spalle dell'Hotel de Ville, cioè del Municipio) e respirare un po' d'aria di casa, si può 'are una sosta al Latina, un centro culturale con cinema, teatro e ristorante, dove per tutto il mese è in cartellone un festival del film italiano. Ma a Parigi, in fondo, si può sempre improvvisare. Un solo consiglio pratico: per due franchi (440 lire) vale la pena acquistare in edicola un giornaletto tascabile che si chiama «Pariscope* e che elenca tutto quello che c'è da fare e da vedere in città, dai musei fino al Moulin Rouge, con orari, indirizzi e telefoni. Enrico Singer TRA mostre d'arte, spettacoli teatrali, concerti, balletti, manifestazioni folkloristiche di vario stampo. Londra accoglierà i turisti pasquali con un ampio ventaglio di scelte cosi da attutire l'impatto negativo di un clima che è ancora tutt'altro che primaverile.

Luoghi citati: Europa, Latina, Londra, Parigi, Vienna