Io Thomas Mann contro questa Germania

Io Thomas Mann contro Io Thomas Mann contro questa Germania quando in quando il mio infinito orrore per quello che si compiva nella mia patria con miserabili parole e più miserabili azioni. Meritatamente o no, per il mondo il mio nome era legato ormai a concetto di un germanesimo che esso amava ed onorava; ora questa vita tedesca subiva una barbara falsificazione ed io, proprio io, avevo il dovere di oppormi nettamente ad essa^Quepto moruto lurbavafome ;v,Hn Ripetuto richiamo tutu^jl^étìgrirf^a^sSBH^™ sarei cosi volentieri abbandonato. Era difficile resistere a tale richiamo per uno che aveva sempre-avuto il dono di potersi esprimere, di liberarsi nella parola per cui l'esperienza vissuta era sempre stata una cosa sola col linguaggio che la fissava purificandola [•••]■ Uno scrittore tedesco, abituato alla responsabilità dall'uso del linguaggio, un tedesco, il cui patriottismo — forse ingenuamente — si tradusse nel credere alla incomparabile importanza morale di quanto avviene in Germania, dovrebbe forse tacere, tacere completamente di fronte a tutto il male irreparabile che si è commesso e si commette ogni giorno nel suo paese contro corpi, anime e spiriti, contro il diritto e la verità, contro gli uomini e contro l'uomo? Di fronte al terribile pericolo, rappresentato per il continente da questo regime corruttore di uomini, che vive in una indicibile ignoranza di quale ora abbia battuto la campana del mondo? Non era possibile. E cosi vennero, contraria¬ mente al programma le manifestazioni, i gesti di una inevitabile presa di posizione, che ora hanno provocato l'atto assurdo e deplorevole della mia scomunica nazionale. Basta pensar soltanto chi sono gli uomini a cui è dato il miserabile e casuale potere esteriore di negarmi la mia nazionalità tedesca per mettere questo atto nella sua luce più ridicola Dicono che io ho oltraggiato il Reich, la Germania, dichiararidórM'coniK» di'foro! Hanno l'incrciiibile-««-"••• dacia di scambiare se stessi con la Germania! Mentre non è forse lontano il momento in cui la suprema preoccupazione del popolo tedesco sarà quella di non essere scambiato con loro. Dove hanno essi portato la Germania in meno di quattro anni? Rovinata, spriritualmente e fisicamente dissanguata da un riarmo bellico con cui minaccia con cui arresta il mondo intero impedendogli di assolvere i suoi veri compiti, i compiti immensi e urgenti della pace; non amata da nessuno, guardata da tutti con paura e fredda avversione, essa sta sull'orlo della catastrofe economica e le mani dei suoi «nemici» si tendono spaventate verso di lei, per strappare indietro dall'abisso un membro tanto importante della futura comunità dei popoli, per aiutarlo, purché esso torni alla ragione e si adatti alle reali necessità dell'ora invece di inventarsi una ipocrita leggenda di miseria Si, coloro che sono minacciati ed avversati debbono fini- ma 1 nuovi scienziati, per opporsi alla volontà del creatore e per far credere che il progresso odierno e la nuova scienza è superiore alla sapienza di Dio, hanno Inventato 1 baloc... E cosi sia». / baloc sono, in dialetto, le pietre e per estensione le pillole, l prodotti della chimica: il progresso Irrompe così nel quieto rifugio della montagna, mentre Cibaldi racconta i suoi triboli con uno dei figli, Maffeo (.E' disubbidiente. Ammonito, consigliato, comandato di restare In casa la sera e andar presto a riposo, onde la mattina levarsi per tempo e portarsi con lena al lavoro, non ascolta, non risponde e fa a suo modo: relazioni di notte, al buio, sono relazioni sospette. Io sono stanco e non ne posso più e ho già deciso di non più parlargli e abbandonarlo del tutto e lasciarlo correre a precipizio ove di certo a gran passi si Incammina»/' con la malattia, che gli impone spossanti applicazioni di sanguisughe e vescicanti al petto o dosi da cavallo di medicine (mia quindici giorni ho inghiottito 50 pillole di digitalina»/ Afa ({ suo resta un mondo di certezze spirituali e morali. Cibaldi crede (e ripete) che una vita sobria e laboriosa non possa non avere il suo premio e la sua attesa della morie, ritenuta imminente, è stoica. Anche se qualche brivido premonitore del mutare dei tempi è giunto con II vento del positivismo nel suo animo: «Ricordate che l'onore « la vita dell'uomo, siate buoni, probi, onesti e religiosi e conservate Intatta la fede, anche se 1 moderni scienziati si sforzano a voler far credere agli incauti che con la morte tutto finirà». «Il reame di Coorg», guida a un vii

Persone citate: Maffeo, Thomas Mann

Luoghi citati: Germania