L'aereo decolla e il comandante augura buona lettura

L'aereo decolla L'aereo decolla e il comandante augura buona lettura T*^ 1 Pals». maggior quotidiano di [ |\, Spagna, il martedì 25 scorto ha dato un singolare annuncio: l'Iberia, compagnia di bandiera, ha deciso di farsi un'immagine puntando su un •valore in rialzo:' la cultura, nientemeno. La compagnia si prepara a pubblicare una collana di letteratura spagnola contemporanea, e ad assegnare un premio letterario la cui dotazione risulterà assai consistente, la maggiore del Paese. La collana ha già un titolo, -Il libro di bordo;' un comitato che sceglierà i libri, ispirato al pluralismo (un critico letterario, un funzionario del ministero della Cultura, un membro della fondazione Ortega y Gasset, due ispanisti stranieri, Stephen Gilman e il nostro bravo Dario Puccini). Si sanno anche i nomi degli scrittori che hanno maggiori probabilità di entrare nei primi dieci titoli che l'Iberia conta di pubblicare per il prossimo autunno: Benet, Ferlosio, Cela, per citare autor^.conosciuti anche da noi (ma in-^ tanfo uno dei componenti si è lasciato scappare che il comitato non ha ancora trovato un accordo su questa prima rosa, pur tenendo fermo il principio di scegliere autori moderni -comunque consacrati.). Chi saranno i beneficiari di questa iniziativa? Non tutti i tredici milioni di passeggeri che l'Iberia trasporta ogni anno, ma soltanto il milione che viaggia in prima classe o in classe affari: il guaio del mecenatismo moderno è che si scontra con la società di massa e con i grandi numeri, e tuttavia un milione di esemplari resta una bella cifra. I passeggeri non saranno nemmeno obbligati a conoscere il castigliano: sono previste traduzioni in inglese e in francese che alimenteranno una piccola biblioteca di bordo in costante rinnovamento. Ed è prevista anche la pubblicazione di piccoli cataloghi che aiuteranno il viaggiatore ad orientarsi nelle disponibilità. Olà si possono immaginare piccoli dibattiti critici tra i viaggiatori più colti e le hostess: signorina, come mai qui non c'è i'Amadlgi di Oaula? e il Lazarl'.io di Tormes? Ma perché, signore, abbiamo privilegiato gli autori contemporanei e opere non voluminose, tascabili, insomma. Perù le raccomando molto Carmess Laforet. E cosi, eccoci qui a commentare un'iniziativa insolita con un misto 'di soddisfazione e di frustrazione. La soddisfazione nasce dal fatto che, dopo essersi abbuffati di avvenimenti sportivi e artistici, di spettacoli musicali e di regate, i grandi sponsors internazionali sembra comincino ad interessarsi anche al libro, che passa dalla condizione di soprammobile snob, pretenzioso e un po' inutile, a quella di oggetto inserito nella vita quotidia¬ na, compagno di viaggio e di vita, presenza amichevole e discreta. Ho detto gli sponsors internazionali, e non i nostri, che per il libro continuano a dimostrare una tranquilla e sicura allergia. Di qui, appunto, la frustrazione. Su questa via ci hanno preceduto t cugini spagnoli, che siamo abituati a considerare — del tutto arbitrariamente — come dei parenti poveri e un po' sempliciotti; dei topi di campagna, in confronto a noi, astutissimi topi di città. Ecco invece un bel contropiede iberico, degno del Barcellona. L'hispanidad per via aerea. Bel colpo, che unisce al desiderio di darsi un immagine malta', un profilo colto ed euro- ^ peo, un legittimo orgoglio nazionale, il dire: ecco, non siamo soltanto nacchere e toreri, ballerini di flamenco e paellas alla valenciana. Abbiamo di che far leggere i californiani e i finlandesi, l russi e gli indiani. Adesso non resta che sperare che anche l'Alitalia provveda alle esigenze spirituali dei viaggiatori. Ma a pensarci bene: tra scioperi dei piloti, del personale di volo, del pompieri, dei servizi a terra, dei controllori del traffico, gli aeroporti regalano da tempo ore e ore di lettura imprevista, in attesa di un volo che forse non partirà mai. Sono diventati l'unico posto dove leggere in (relativa) pace. Altro che Iberia: ecco come risolvere il problema del libro senza regalare niente. Che cosa non si fa per la cultura. Ernesto Ferrerò

Persone citate: Benet, Cela, Dario Puccini, Ernesto Ferrerò, Laforet, Stephen Gilman

Luoghi citati: Barcellona, Perù, Spagna