Difendo il mio Gian Dàuli

Difendo il mio Gian Dàuli Difendo il mio Gian Dàuli Il professor Michel David dell'Università di Grenoble, autore di importanti studi sulla letteratura Italiana, che ha riscoperto l'opera di Gian Dàuli, facendola circolare in Francia, ci invia questa lettera. aiutasse, pubblicando questo mio biglietto, a precisare che se ho, da anni, intrapreso di ricordare il dimenticatlssimo- vicentino Dàuli, di fronte a un opaco diniego, l'ho fatto per la meraviglia che mi procurava il veder frustrato il pubblico italiano di tre occasioni di godimento narrativo — sono occasioni cosi frequenti, oggi? — le quali meriterebbero almeno di figurare in qualche pocket book: La Rua (1932), Carri nella notte (1941) e Cabala bianca (1944). Per l'altra produzione di Dàuli, lascio volentieri all'amico Cases i suoi ironici rimproveri (privati) e a Raboni la sua diffidenza, non so se giustificata da una lettura recente. Uno scrittore italiano il quale, bersagliato puntualmente dalla censura del Minculpop, aveva saputo conquistarsi un successo occidentale nel 1938, senza usare mai aggettivi sofisticati, ma con narrazioni di gran polso e sperimentali, vorrei che ce ne fossero molti altri nel Ventennio, e anco- ra 0gg1' Miche/ David Caro direttore, la ringrazio del bel pezzo che «Tuttolibri» ha dedicato alla pubblicazione in francese di Cabala bianca di Gian Dàuli. Per una volta, trovo interesse ed obiettività .per un autore ed editore che ho cercato di rivalutare, con giustizia e senza eccessi-di lode. Giovanni Marietti ha poi magnificamente completato i suoi elusivi ricordi con un informatìssimo, equilibrato, articolo S'.ll'.Europeodei 1" marzo. Leggo ora sul «Tuttolibri» del 9 scorso che Giovanni Rabonì. per cui nutro una grande stima per la sua traduzione di Proust — la migliore di gran lunga delle traduzioni italiane di quell'autore —, pone la «riscoperta» di Dàuli tra i soliti eccessi dei francesi che trattano di cose italiane. Vorrei che lei mi

Persone citate: Cases, Gian Dàuli, Giovanni Marietti, Giovanni Rabonì, Michel David, Proust, Raboni

Luoghi citati: Francia