La cena risolta

La cena risolta La cena risolta Pubblichiamo la soluzione del gioco -Invito a cena» apparso la settimana scorsa, a cura di Maria Stella Sernas. (Si escludono: Bellini 1429-1507, Sironi 1885-1961, Piazzetta 1683-1754, Thorwaldsen 1770-1844) II particolare si riferisce a Jan Vermeer TAVOLO N. 2 I contemporanei: B. Pasternak (1890-1960) L. Bianciardi (1922-1972) II particolare si riferisce a Tirso De Molina TAVOLO N. 3 I contemporanei:iv.. ìóaìì Josephine. Baker(1906-1975) Claude Debussy (1862-1918/ (Si escludono: Bellini 1801-1835. Monteverdi 1567-1643, Pergolesi 1710-1736, Purcell 1659-1695) II particolare si riferisce a G. lì. Pergolesi Bolzano Luciano Bartolini. Un artista fiorentino fra 1 più in vista, anche a livello internazionale, tra quelli delle leve venute alla ribalta negli ultimi anni, il quale sì contraddistingue per una pittura particolarmente ricca di preziosità e di grazia e, al tempo stesso, di sostanziosi valori pittorici. Alla Galleria II Sole, fino all'i 1 aprile. Roma Gianni Berengo Gai-din. Alla Libreria Adria, seconda mostra (la prima era di Ferdinando Scianna) di una rassegna che vuol presentare 13 fotografi italiani tramite 10 foto che ciascuno di essi ritiene le più significative del proprio lavoro. Seguiranno: De Antonis. D'Amico, Branzi, Bossaglia, Basilico, Merisio e, a settembre, gli altri. Dal 5 marzo. Torino L'ideogramma universale. A cura di Mirella Bentivoglio, con sottotitolo «I numeristi», l'uso espressivo del numero, dal Futurismo ad oggi. In tutto 38 artisti: da Marinetti, Tullio d'Albisola e Regina fino ad Agnetti, Chiari, Darboven, Kolar, Guidi, Ketty La Rocca, Mesciulam, Mussio, Opalka, Osti e la stessa Bentivoglio. Alla Galleria II Segno, da oggi. Milano Resan: ottanta. Inizio di un programma biennale, a coppie, ideato da Renato Barilli e Flavio Caroli. A cura del primo, 9 giovani del cosiddetto «Nuovo Futurismo.. Proposti dal secondo, 9 giovani della tendenza neo-informale o postastrazione. Alla Rotonda della Besana, con due distinti cataloghi della Electa. fino al 27 aprile. esista niente di più misterioso della realtà». — Protagonista dei suoi ultimi pastelli è l'albero del carrubo aggredito dai venti, spezzato, ferito ritratto come massa cadente e informe. Ma anche altre tavole all'apparenza pacate rivelano nei titoli profonde inquietudini. Basta citare «Mattina di luglio nella valle di Cornino; tutti I veleni nell'aria». E' questo clima di profonda aggressione che la spinge a lasciare la Sicilia? •SI. Anche se con molto dolore. Si è giunti ormai ad un totale rovesciamento di valori: mentre la campagna diventa l'immagine della veloce corruzione, è la città ad offrire un senso di protezione e rifugio». — Corrasione, morte, senso di fine. Sono questi i temi ispiratori del nuovo ciclo di pittare ad olio? «Dei miei nuovi quadri posso solo dire che saranno opere piccole per dimensio¬ ni e molto meditate, elaborate. Ma il mio pessimismo va ben oltre l'ispirazione tematica, è un pensiero che investe il senso stesso della pittura. La pittura è morta o perlomeno ha pochi anni di vita. Non dico che l'arte è morta, perché l'arte come bisogno di sublimazione è un'esigenza eterna dell'uomo. E' la pittura come mezzo che non ha più senso di esistere, ormai incalzata da mezzi di conoscenza ben più forti e più aderenti alla realtà. Penso alle immagini tecnologiche, figlie della civiltà tecnologica, cosi come la pittura è stata figlia dell'età borghese. Penso che in una civiltà del Duemila non ci sarà spazio né per l'individuo, né per la pittura». — E questo la spaventa? «Non esprimo giudizi di inerito. Non so se si annuncia un universo migliore o peggiore. So solo che non mi riguarderà più». a. m.

Luoghi citati: Adria, Bentivoglio, Bolzano, Milano, Roma, Sicilia, Torino