Caro fanciullo Gadda Carlo

Caro fanciullo Gadda Carlo Caro fanciullo Gadda Carlo CARLO Emilio Gadda esordi nella letteratura solo dopo i 30 anni, sulle pagine di •Solarla* nel '26. Ma anche per lui i primi •conati* di scrittore, come confessò in una delle ultime interviste, risalgono all'infanzia. Cosi la rivista •Strumenti critici*, che ha da sempre la buona abitudine di frugare nei cassetti dei nostri letterati in cerca di trouvailles, ha scoperto una lettera scritta da Gadda a 8 anni e mezzo, allievo di terza classe della Scuola elementare minore maschile di via Moscova a Milano. Il curioso documento — che qui anticipiamo — esce ora sul primo numero della nuova serie della rivista: •Strumenti critici*, fondata nel '66 e diretta da D'Arco Silvio Avalle, Maria Corti, Dante Isella e Cesare Segre, riprende a pubblicare con il Mulino, dopo tre anni di interruzione, per le difficoltà della Einaudi. La lettera di Gadda — presentata da Teresa Poggi Salani, che ne ricostruisce l'antefatto e il contesto — apparve sul .Corriere delle maestre., settimanale milanese dell'editore Vallardi, il 19 ottobre 1902. Tutto era nato dall'idea di un maestro di Milis, un paesino in provincia di Cagliari, che organizzò una corrispondenza fra i suoi allievi e gli scolari di una grande città. Così il piccolo sardo Vacca Francesco indirizzò VII maggio 1902 una letterina al «caro fanciullo Gadda Carlo.: .Ti scrivo dandoti il nome di _ ... Milano, 16 maggio 1902. Caro amico Vacca Francesco, Sono sicuro che io e te saremo sempre grati al professor Guido Fabiani che ha trovato un mezzo tanto geniale per mettere in corrispondenza gli alunni d'una scuola di Milano con quelli di Milis, divisi dal mare, ma uniti nell'amor di patria e nel desiderio di far bene. Anche a me piacque subito il tuo nome, che è quello pure d'un mio compagno, ottimo allievo dell'aula A. A dir il vero io non sapeva dove fosse precisamente il tuo paesello, ma la mia mamma lo rintracciò sulla carta della Sardegna e me lo mostrò nel circondario di Oristano. Io ora me lo figuro bello fra gli aranci e i limoni in fiore, sul declivio dei colli, in vista del mare. Tu me lo descriverai in una seconda lettera: oramai siamo amici, e corrisponderemo qualche volta fra noi; speriamo che le circostanze ci abbiano ad avvicinare di persona. Milano è bella, grande, industriale, benefica: ha eretto dei monumenti ai suoi grandi, e uno degli ultimi ai martiri delle Cinque giornate del 1848. Anche la nostra maestra ci conduce spesso a fare escursioni e passeggiate istruttive, specialmente passeggiate in città, visitando edifizi e monumenti. L'ultima la faremo al Musco del Risorgimento, dove sono raccolti manoscritti, armi, divise militari, quadri e ritratti, memorie care di chi combatté per l'Italia. Addio, caro, ti bacia e ti saluta affettuosamente, _ ... Caro amico Vacca Francesco, il tuo amico Carlo Gadda i ricordi dello stesso Gadda, ormai settantenne: •Educazione elementare a Milano: ottima se pure "catechistica". Ottimi maestri: geometria, italiano. Forti immagini risorgimentali, senso nazionale fin dall'infanzia, anche per l'intervento della madre*. Questa educazione al rnso nazionale* si rispec*/uc nella breve corrispondenza tra i due scolari. L'amor di patria era valore centrale e dominante per maestri, libri di testo, allievi. Anche il piccolo .Gran Lombardo*, che avrebbe corroso con ironia e dissacrato con rabbia stereotipi e conformismi di ogni regime, non poteva sottrarsi al richiamo glorioso delle • Cinque giornate*. L g. amico, perché non è vero, Carlo, che ci faremo amici?... Quando puoi scrivi anche tu e dimmi qualche cosa della tua città. Come dev'essere bella! Beato te che puoi vedere quelle vie dove nel 1848 i cittadini hanno fatto le barricate contro gli austriaci*. Gadda gli rispose il 16 maggio. In prima elementare la sua maestra lo aveva definito .di mente aperta e buono di cuore, affettuoso, gentile, intelligente, impegnato.. Alla pagella aveva allegato questi giudizi: .Indole-schietta; Intelligenzaaperta, equilibrata; Diligenza-lodevole; Pulizia-inappuntabile; Puntualità-osservata; Cooperazione della famiglia-intera, esemplare*. E' un profilo che collima con Carlo Emilio Gadda