Barzellette formato clarinetto

Barzellette Barzellette formato clarinetto chestra chissà che orgia. Indubbiamente le canzoni di Arbore vanno prese con il sorriso sulle labbra per quello che sono, con le rime strampalate («per farti un po' di corti per fare la manomorti per dare un senso a questo flirt'), i loro doppi sensi, gli intercalari napoletani, le storie fra il demenziale e il quotidiano. Le dieci canzoni di questo disco sono leggere, fragili, ma tutte con il grande pregio della gradevolezza. Forse Arbore poteva tentare una maggiore cura ai testi, che sembrano nati da un'allegra e caotica collaborazione in stile «Quelli della notte». Manca per esempio la satira politica e forse difetta quel tocchetto di classe contenuto nel precedente album. Dovendo scegliere sembrano meno azzeccati i brani che parlano di sesso, ma più piacevoli le puntate impressionistiche come «Sfigato mambo», «Playback», «Io faccio o' show», «Tu vecchia mutanda, tu». Tutt'altro discorso meritano le musiche, sempre piacevoli, sempre arrangiate con gusto e misura, ben scelte nella tradizione musicale americana. Fra slow, rock prima maniera, blues questa volta Arbore ha inserito un flessuoso e affascinante mambo. La parodia del presente messa in scena con le melodie del passato sembra essere la formula studiata da Renzo Arbore per la propria creatività musicale. Fra tanti suoni levigati, bravure interpretative, avanguardie internazionali, dopo aver ascoltato «Prima che sia troppo tardi» e accantonato fragili snobberle, non resta che essere contenti che ogni tanto possano essere a disposizione divertissements cimili che aiutino a sorridere e prendersi gioco delle nostre giornate. Arbore potrebbe giocarsi ancora una carta: diventare un Fred Buscaglione degli Anni 80 con un disco «Fin che c'è la salute e un clarinetto... Alessandro Rosa Renzo Arbore: «Prima che sia troppo tardi», Fonit-Cetra.

Persone citate: Alessandro Rosa, Arbore, Fred Buscaglione, Renzo Arbore