La volpe rossa balla l'Internazionale come un rag-time

La volpe rossa balla l'Internazionale come un rag-time La volpe rossa balla l'Internazionale come un rag-time te nel buio di un ruscello L'intreccio? Ma non si può raccontarlo in anticipo, sennò cosa resta? Un esperto di cose russe entra in un labirinto via via più spigoloso, nel ventre di una serie di matriosheke. alla ricerca di un vecchio commerciante di pelli scomparso a Toronto. L'uomo aveva adottata quarantanni fa una bambina: figlia naturale? Arrivava invece da molto lontano, da una piega segreta del labirinto. Politica e oro sepolto. E scheletri come segnali, come guide, sulla pista cancellata: gli entusiasti «ragazzi» dei vecchi Fronti Popolari; i chierici «traditori» dell'Occidente negli anni '30-'40; i 'lenziosi «militanti» troppo spesso feriti dalla Spagna, dal patto Molotov-Ribbentrop, da Praga e Polonia e Hertz ed aerei. I ritmi del rag-time riscoperti da un contemporaneo, come è adesso di moda. E succede che le note di quel rag erano poi quelle stesse della Intemazionale. E' una storia di spionaggio, ma non propr - di spie. Di misteriosi tesori sepolti, piuttosto che di intrighi o paludi d'anime. E' un astuto, tranquillo assemblaggio ragionevole di ingredienti sicuri. La «storia» trasformata in atmosfera «retro». La scontata violenza di questo genere di vicende, rivestita di compiaciute eleganze: un cadavere tra i cuoi stagionati di una nobile Jaguar, l'araldico capo di una volpe macabro e insanguinato in una notte di ululati, il corpo di un vecchio diplomatico omosessuale avvolto nella rossa bandiera dei Soviet, lampi di fucila¬ narrativa, alla critica, alle riviste e ai movimenti. Ma perché considerare Novecento scrittori come De Amicis, De Marchi, Misasi, Fucini? e se ci sono ragioni, perché non anche un Mezzanotte o un Ferdinando Martini? Perché Dossi e Faldella e non Imbriani, o con più ragione ancora, Cagna? Perché tra i crepuscolari si tiene conto di Chiaves e non di Vallini o del crepuscolarfuturista Oxilia? e se guardiamo agli scrittori dei nostri giorni, ai cosiddetti 'Scrittori giovani», perché De Carlo e non Tabucchi? Non si trattaqui della solita questione, spesso uggiosa, di chi c'è e di chi manca, ma di' una vera e propria stico. L'ultimo viene dalla Nuova Italia Scientifica. Si tratta di quattro volumi. I primi sono redatti da un'equipe coordinata da Giorgio Luti, il quale firma un quarto volume di avviamento critico e metodico al Novecento. Lo scopo dell'opera è quello di offrire una guida pratica a chi si accinge «ad affrontare il quadro complesso della storia letteraria del nostro secolo». / primi tre volumi sono in forma di dizionario, un profilo dell'autore e una scheda bibliografica: uno è dedicato ai poeti e due ai narratori, divisi in narratori del primo e del secondo Novecento. Il quarto si occupa dei problemi legati alla poesia, alla Una donna perfetta — Esce da Lucarini -La donna etema», il capolavoro di sir Henry Rider Haggard, noto soprattutto per 'Le miniere di re Salomone». Scritto nel 1887, ambientato nel cuore dell'Africa, è la storia dell'incontro con una creatura bellissima e saggia, emblema al femminile della passione inestinguibile e del potere sovrumano (pp. 244, L. 12.500). Qualcosa di me — E' il titolo del libro che Rudyard Kipling, l'autore di »Kim». scrisse per i suoi amici noti e ignoti, pubblicato postumo nel 1937, ristampato da Einaudi nel cinquantenario della morte (pp. 180, L. 9000). La spiaggia infuocata — Un nuovo romanzo avventuroso di Wilbur Smith, ambientato in Africa durante la prima guerra mondiale. Protagonista è una giovane francese alle prese con un mondo e una mentalità opposti ai suoi (pp. -522, L. 22.000). Nuovo teatro americano — Del drammaturgo americano David Mamet, noto in Italia per la sceneggiatura del film 'Il postino suona sempre due volte», esce un libro dedicato al suo 'Teatro» che raccoglie le tre pièces: »Il bosco», » Una vita nel teatro», 'Glengarry Glen Ross» (Costà e Nolan, pp. 164, L. 20.000). Tema dominante è quello del tradimento che assume sembianze diverse e tende a spiazzare i protagonisti come il pubblico. Narrativa verista — Racconti di Matilde Serao riuniti nel libro 'Il romanzo della fanciulla» che comprende fra gli altri »La virtù di Cecchino» (a cura di Francesco Bruni, Liguori, pp. 264, L. 24.000). Centrale è sempre il tema della donna nella seconda metà dell'800 e dei suoi rapporti extra coniugali. Critica letteraria — Due titoli nella collana 'Civiltà letteraria del 900» 'iella Mursia: un saggio di Pompeo Giannantonio su .Rocco Scotellaro», il poeta e politico lucano (pp. 284, L. 25.000). 'Il simbolo e la passione» di Giampaolo Borghello analizza la linea poetica che da Pascoli conduce a Pasolini (pp. 234, L. 25.000). Elogio del '700 — Una . - lettura critica dell'opera teatrale e fiabesca di Carlo Gozzi, nel saggio dello studioso Alberto Beniscelli .La finzione del fiabesco» (Marietti, pp. 156, L. 17.000). Ungheria. E ancora le ombre di Stalin, Zinoviev, del lucente e fosco Dimitrov. Il racconto, qui, segue da vicino le tracce dei romanzi ahimè dimenticati di Erich Ambler e trasforma anche questo in «retro», in successo popolare. Fede tormentata, ragione offesa: eran questi gli ingredienti della malinconia di quei libri. In Hyde, c'è un tono minore. Ma anche la riscoperta dì un mondo più piccolo parallelo al nostro; reale, quotidiano, ma che si muove tanto più lentamente rispetto al passato. Sono le sbiadite cittadine al confine tra Canada e Stati Uniti con la loro luce polverosa. Sono certe immagini «torinesi» di una Detroit corrosa, o le inerti pioggie simenoniane sulla Senna e la Marna. Sono il silenzio innevato di un paesino in Carelia, gli orli ventosi della Neva e del Ladoga a Leningrado, Il «decaduto» della remota Halifax. Tutti luoghi nei quali bisogna pur vivere, e dove difatti si vive, e che formano realtà vera, la parte maggiore del mondo: l'insipido sale della terra. Claudio Savonuzzi Anthony Hyde, «La Volpe Rossa» Mondadori, traduzione B. Oddera. 415 pagine, 22.000 lire. questione di metodo. Resta innegabile l'utilità di uno strumento che informa, aggiorna e bilancia la settoriale disposizione della materia per generi con un'equilibrata sensibilità agli intrecci, che resta soprattutto delegata al volume di Luti. Giovanni Tesio G. Luti (a cura di) «Poeti italiani del Novecento», (Nis, La Nuova Italia Scientifica, 273 pagine, 25.500 lire) ; «Narratori italiani dei primo Novecento» (196 pagine, 19.500 lire) ; «Narratori italiani del secondo Novecento» (245 pagine, 24.500 lire); G. Luti, «Introduzione alla letteratura italiana del Novecento» (197 pagine, 18.000 lire).