Il giallo cambia (ma non troppo) perché il brivido è tradizionalista di Giampaolo Dossena

Il giallo cambia (ma non troppo) perché il brivido | è tradizionalista Il giallo cambia (ma non troppo) perché il brivido | è tradizionalista Ma la gente che va in edicola oggi a comprare -Il giallo* è meno di una volta? E' per questo che cercate di rimodernare qualcosa? «Noi cambiamo la copertina, e sottoponiamo il cambiamento a un referendum col umero che va in edicola il 9 marzo, ma non ;acciamo la rivoluzione. Resta il color giallo che abbiamo inventato nel '29, per cui in italiano si chiamano "gialli'' quelli che in altre lingue hanno altri nomi, come genere letterario. E' resta la scelta di fondo, anche se cominceremo a ospitare qualche giallo che punti su ingredienti leggermente diversi da quello classico della detection. Saremo tradizionali, con qualche audacia sporadica. Quanto al pubblico, anche quello dei gialli ha subito la mazzata concorrenziale della Tv, ma la carta stampata è in ripresa, come si sa, e anche i gialli sono in ripresa». Il lettore di gialli non è un signore di mezza età? «No. A Milano c'è da poco una libreria specializzata in gialli, la Sherlockiana, vicino alia Statale, all'Università, ed è frequentatissima da giovani». Afa a parte il pubblico, non è la macchina produttiva stessa che perde qualche colpo? Gli ultimi? MILANO — Laura Grimaldi, direttore del 'Giallo Mondadorin, ha deciso di modificare la copertina di questa testata io diciamo di questa collana?; alla quale già lavorava dal '61 col grande Alberto Tedeschi, padre fondatore. E' una questione di lana caprina, chiedersi se -Il Giallo Mondadori* è la testata di un periodico o è il nome di una collana di romanzi polizieschi? «E' importante. Noi, che siamo stati i primi, dal 1929, e che siamo rimasti gli unici «... gli unici, siamo ancora qui per varie ragioni, per vari meriti, ma soprattutto perché "Il giallo" è sempre stata una testata, la gente va in edicola e compra "Il giallo", lo comprava e continua a comprarlo, "Il giallo". Altri editori In anni passati hanno fatto eccellenti collane di romanzi polizieschi ma sono nate e sono morte' come tutte le collane di nar. rativa che si vendono in libreria. Noi abbiamo la stessa tiratura Iniziale sia per Agatha Christie sia per l'ultimo sconosciuto». Una copertina dei «Gialli Mondadori» del 195S «Neanche questo è vero. Le nostre fonti di approvvigionamento sono anglosassoni, e in Usa il giallo è in fortissima ripresa, gli editori ci puntano molto, fanno grandi investimenti. Nascono nuove collane, nuove riviste, nuovi editori specializzati». Anche loro •tradizionali con audacie sporadiche*? «A volte tradizionalissimi. E' di ieri l'accordo con gli eredi di Rex Stout per riprendere la saga di Nero Wolfe con tutti gli ingredienti delle orchidee, della cucina, e di Archie Goodwin». E gli autori italiani? E H nome della rosa? «Alberto Tedeschi ci ha provato tante volte: il nome di un autore italiano in copertina fa calare le vendite a picco. Tuttavia abbiamo intitolato apposta a Alberto Tedeschi un premio che da otto anni va a un autore di giallo italiano Inedito, e lo pubblichiamo nel "Giallo Mondadori". D prossimo sarà a giugno. Quanto a Eco, è lo scrittore, come Gadda o Sciascia, che va al di là dell'intrattenimento puro, a cui miriamo noi. Può essere un fatto, che abbia deciso di scrivere quel che voleva scrivere sotto forma di romanzo giallo anziché sotto forma di tragedia in cinque atti, ma già la tragedia greca era un giallo, e dunque 11 problema è un altro. Stiamo tranquilli, il giallo non morirà mal». Giampaolo Dossena Una nuova copertina dei «Gialli Mondadori»

Persone citate: Agatha Christie, Alberto Tedeschi, Archie Goodwin, Eco, Gadda, Laura Grimaldi, Rex Stout, Sciascia, Wolfe

Luoghi citati: Milano, Usa