Un pittore per i barbieri di Francesco Vincitorio

Un pittore per i barbieri Un pittore per i barbieri Roma Fausto Pirandello. Per il decennale della morte, a Palazzo Venezia, circa 150 lavori su carta (disegni, acquarelli e tecniche nlste) dal 1921 al 1974, per lo più inediti, che ne mettono in evidenza la complessa formazione e il drammatico e originale espressionismo di fondo. Curatori Giuseppe Appella e Fabrizio DAmico. Fino all'inizio di aprile. ROMA, alla galleria Due Ci, è in corso una ' mostra di Balla. Non opere del suo celebrato periodo futurista, bensì quadri che — ormai prossimo alla settantina — egli dedicò a figure di fanciulle, in un tripudio di rossi e di oleografie. Malgrado i pareri del gallerista e del presentatore, Maurizio Fagiolo (che negano «barriere separanti singole fasi» e d'idea di evoluzione e involuzione») a giudizio unanime, buone tutt'al più per i calendari dei barbieri. L'esposizione è accompagnata da un fiammeggiante catalogo in cui, fra l'altro, si spiega che l'iniziativa nasce da un'idea delle figlie. Due gentili e ora attempate signore, non digiune di pittura, che notoriamente sono sempre state fervide aiutanti del padre. Come esse stesse amano ripetere, parti attive della «"Officina del pittore». Da tempo, non tralasciano occasione per ribadire che il loro papà raggiunse la grandezza soltanto dopo il Futurismo e quando fu figurativo. E soprattutto con questa «fiammata di quadri rossi». Da Marziale in giù, si è detto che le vedove degli artisti sono una iattura per la loro memoria. Constatati i guasti che spesso generano, per impedirlo, qualcuno, forse suggestionato dal dipinto «La morte di Sardanapolo» di Delacroix, è arrivato addirittura a suggerire il ripristino di quei barbari riti, in cui le mogli venivano immolate sul catafalco del marito. Non si' vorrebbe che tali crudeli ipotesi si estendessero e riguardassero anche i figli. . Francesco Vincitorio Fausto Pirandello: «Composizione», 1930, pari. 6

Persone citate: Balla, Delacroix, Fabrizio Damico, Fausto Pirandello, Fino, Giuseppe Appella, Maurizio Fagiolo

Luoghi citati: Roma, Venezia