Riley: vado ad Oriente incontro ai suoni

*\)rt*,'r.-ì?r traRiley: vado ad Oriente incontro ai suoni *\)rt*,'r.-ì?r traRiley: vado ad Oriente incontro ai suoni ra dell'omonimo film del regista svizzero Alan Tanner, e il doppio Cadenza on the night plaln. Riley fu tra i precursori della scelta elettronica, mentre oggi viaggia sull'onda acustica: perché questa inversione di marcia? «Mi sono sempre mantenuto nei pressi del suono acustico negli ultimi quindici anni — risponde il compositore — ad esempio cantando i raga e cercando di rileggere una parte della musica Indiana: però adesso, in effetti, 11 mio interesse si è accentuato, 11 pianoforte mi da maggiori soddisfazioni, cosi sento di essere meglio a contatto con la musica, di poterne controllare più profondamente lo spirito. Certo, si tratta di una svolta, ma nella vita nulla è definitivo: la mia carriera è fitta di cambiamenti e tutto lascerebbe pensare che altri siano In arrivo». Quali sono i contatti attuati con i musicisti indiani? •Innanzitutto il mio accompagnatore fisso sul *\)rt*,'r.-ì?r tra-"- palco, in questi ultimi anni è un musicista indiano, Krishna Bath con il quale ho trovato ormai un perfetto accordo: abbiamo lo stesso vocabolario e c'è tra di noi un'eccellente comunicazione, una condizione indispensabile per la mia musica. Poi succede che ancora abbastanza spesso io mi rechi In India dove posso trovare le cose che più mi interessano sotto il .profilo del suoni, del feeling, del materiale musicale su cui Improvvisare. Io mi considero un musicista classico a tutti gli effetti e non faccio differenze tra la scena orientale e quella occidentale: trovo non sia giusto cambiare 11 proprio approccio, ed è per questo che mi sento imbarazzato a trovare una definizione per quello che suono oggi come ieri. La musica è diversa, ma la disposizione del musicista che la scrive e la esegue è rimasta la stessa. Gli elementi che alimentavano il mio periodo cosiddetto rock o elettronico, sono ancora qui, nel mio pianoforte». Enzo Gentile che, e di riflessi jazzistici (Egyptian-Etta, di Wakter Doyle; The Mooche, di Irving Mills e Duke Elllngton), passando attraverso un indiavolato Yiddish Charleston (di Rose e Fisher). Il produttore per l'Europa 6 Olivier Gluzman, Parigi, tel. 43382826. Dalle Langhe arriva invece l'ennesimo disco autoprodotto da un gruppo folk italiano: questa volta si tratta del disco di esordio del Tre Martelli, un vivace ed estroso gruppo alessandrino che qualche anno fa era partito in avanscoperta con una cassetta, «Trata Blrata», assai ben accolta e già da noi segnalata a suo tempo. Ora 1 Tre Martelli (che poi sono sette: Renzo Ceroni, Enzo Conti, Claudio Gigli, Paolo Lodici, Gianni Ricci e Andrea Sibilio, più la voce di Bernadette Da Dalt) presentano questo Lp intitolato Giacu Trus. eroe di ballate popolari

Luoghi citati: Europa, India, Indiana, Parigi, Rose