I due volti del partigiano Pajetta ribelle obbediente
I due volti I due volti del partigiano Pajetta ribelle obbediente NEL secondo volume dell'autobiografia, Giancarlo Pajetta non racconta la storia della Resistenza ma la propria storia, «i due anni in cui, dopo dieci anni di reclusione, tornai a essere libero, fra uomini e donne che combattevano', e conferma una scelta di stile: la narrazione è semplice, chiara, calma, popolare. Priva di retorica, senza trionfalismi. Magari per qualche verso incompleta o reticente, ma non mitizzata. Della nascita delle formazioni partigiane in Piemonte e Liguria dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, Pajetta racconta schiettamente tutte le difficolta: i combattenti che non si trovavano o non si aggregavano; l'attendismo dei pavidi, del pigri o di chi temeva che «una Resistenza guidata dai comunisti si trasformasse in un apprendistato della lotta di classe' ; l'inesperien¬ za ('imparare la guerra richiede un difficile apprendistato') e gli errori ('l'agguato era preparato male, e i savonesi finirono con l'uccìdere uno dei nostri'). Pajetta (chiamato nella clandestinità dottor Rossi, Firpo presenta il saggio di Reynolds Luca, Mare, oppure con il nome più bello rimasto più caro, Nullo) non si dà arie: nella Resistenza si racconta per quello che è stato, non un eroe militare ma un dirigente politico, un agente diplomatico, un FORSE questa è l'ennesima burla del grande allenatore Nils Liedholm detto il Barone per come è elegante in panchina, ed il Barone Rosso quando si pensa alla sua produzione di vini piemontesi: lui, lolco svedese, è riuscito, parlandone e riparlandone, a far entrare l'astrologia nel mondo del calcio. Cosi Sotto il segno del pallone, un libro divertente di Marco Pesatori, si apre con un intervento del massimo mago di questi anni di cuoio, il quale confessa di essersi avvalso, per acquisti e allenamenti, del responsi astrologici di un antico signore, già consulente zodiacale di Nereo Rocco, e di essersi sempre trovato bene. Pare ad esempio che proprio per via del loro segno zodiacale Virdls (Cancro) e Hateley (Scorpione), «due grandissimi giocatori — parla Liedholm —, si muovono l'uno per l'altro; i centravanti di solito sono egoisti, ma loro si trovano veramente molto bene insieme'. Chiude Liedholm, dopo due paginette, e passa la palla a Pesatori, per un libro che è quasi un librone, con tanto, tantissimo sul rapporto zodiaco-calcio, andando anche assai indietro, offrendo i segni, zodiacali di duemila calciatori italiani e stranieri, creando formazioni ideali attuali e d'epoca, scendendo a dettagli divertenti e anche divertiti: perché l'autore, giovane, non si prende mai troppo sul serio, né ha pretese severe nei riguardi del lettore. I cultori attenti, diremmo feroci dell'astrologia troveranno senz'altro peccati di approssimazione: ma l'autore gioca in con- X J INTERROGA<7 RE schiude, l'interrogare suscita il vivente interrogativo: Con questa convinzione Danilo Dolci ha attraversato anni e mode culturali restando fedele alla sua lunga resistenza. Dalle marce e dal digiuni del Trappeto e di Partinico all'impresa educativa di Mirto, la sua bussola è stata la ricerca dell'incontro e del dialogo, la scoperta dei nessi che legano fenomeni e persone, le interazioni anche lontane del mondo, in cui scorre .il sangue del crescere». E chi vuol conoscere la storia di Dolci e della sua opera legga ora la monografia di Giuseppe Fontanelli nella collana «Il Castoro» della Nuova Italia. Ma legga soprattutto l'ultimo libro di Dolci, uscito da Armando, che è insieme un poema pedagogico e «guari un testamento». S'intitola .Palpitare di nessi» ed é scandito in tre parti. La prima è un dialogo a due voci con sfondo di mare e di bambini e mette in scena il «teatro inconsapevole» ài una famiglia (la propagandista. Non nasconde l'orgoglio d'allora nel constatare quanti ragazzi di buona famiglia sceglievano il partito comunista: il nipote di Giolitti, i figli di Einaudi e di Amendola, i figli di Lombardo Radice e di Lionello Venturi. Né mistifica la sua natura doppia, rimasta nel tempo inalterata, di ribelle obbediente, dirigente contestatore, impulsivo riflessivo. La storia personale di due anni storici si arricchisce di ritratti acuti e divertenti: Parri. Longo, Edgardo Sogno, i supponenti alti ufficiali Alleati, Amendola («era già un amendolianO'), Bonomi, Togliatti, Cadorna («era un vero generale piemontese e italiano, un patriota colto e una persona affabile, anche se certo non era il comandante dell'esercito nuovo di un'Italia nuova.). Come avviene molto raramente nelle memorie di guerra partigiana, Pajetta Sm ■ Lo zodiaco dei ca
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