Cova(9°) è il primo europeo

Cross: gli africani dominano il campionato mondiale a Neuchàtel Cross: gli africani dominano il campionato mondiale a Neuchàtel Cova (9°) è il primo europeo Vince il Remota Ntìope Mekonnen - di GIORGIO BARBERIS NEUCHÀTEL — Pur non riuscendo a salire sul podio, Alberto Cova ha firmato ancora una volta un risultato di prestigio, tagliando 11 traguardo di un terribile campionato mondiale di cross al nono posto, primo degli europel e secondo tra 1 corridori di pelle chiara solo all'americano. Porter (sesto). Le altre posizioni se le sono accaparrate tutte gli africani. Ha vinto N'gugi, tram pollere del Kenya che studia negli Stati Uniti, discreto Interprete in pista del 5000 (ha un personale Inferiore al 13'20") ma illustre sconosciuto per il cross. N'gugi è stato capace di attaccare dopo soli quattro del dodici chilometri della gara e di restare In testa per poco meno di settemila metri, circa ventldue minuti di corsa. La sua impresa, già ecce rionale, lo è diventata ancora di più per come, in crisi e raggiunto dall'etiope Mekonnen a poco più di un chilometro dal traguardo, ha saputo resistere e poi trovare energie per contrattaccare e Imporsi in volata: un finale davvero entusiasmante per la gara forse più affascinante che si corra. . Dietro, intanto, Cova, che aveva perso contatto dal gruppetto dei più immediati inseguitori di N'gugi all'attacco sferrato da Mekonnen a circa tre chilometri dal traguardo, manteneva quel nono posto. Un risultato, questo, che ri' paga delle delusioni maturate con gli junlores e con le donne in una giornata 1 cui segni negativi potevano essere interpretati fin dal risveglio, quando si è avuta con ferma che 1 meteorologi svizzeri non si erano sbagliati. Pioggerella insistente, con folate di vento, la ■bise», provenienti dal lago. B possibile vantaggio per Cova, un terreno asciutto sul quale far valere maggiormente le sue doti, è dunque subito sfumato, ma il brianzolo, da campione di razza 'gugi, davanti all'e Crollano gK inglesi qual è, non ha per questo condotto una gara rinunciataria: subito tra l primi, al pari dell'ottimo Bordin, del determinatissimo Mei e del sorprendente Miccoli, ha tottato dando fondo all'ultima energia, cosi da potersi poi dichiarare soddisfatto al termine: «Ho speso forse qualcosa più di quanto non avrei voluto nella fase iniziale, per il resto non posso lamentarmi. Davanti all'azzurro, sono stati soprattutto I kenyoti a dominare, con cinque uomini nel primi otto, a garanzia di un successo di squadra nettissimo. Oli etiopi, che nel gruppetto di testa avevano anche Debele, vincitore tre anni fa, hanno giocato la loro carta con Makonnen, un maratoneta, mentre gli statunitensi, pur tenendo abbastanza, hanno avuto nel solo Porter l'uomo che per qualche attimo ha dato l'impressione di poter salire sul podio. Ad affondare, imprevedibilmente, sono stati t corridori inglesi: Clarice è finito sedicesimo, Binns ventunesimo, ma gli attesissimi HÙtchins e Lewis sono stati subito tagliati fuori dalla lotta per i primi posti, al pari dell'irlandese Treacy. A salvare la dignità atletica del Regno Unito ha provveduto chi del Regno Unito non è: e cioè Zola Budd, diciannovenne sudafricana con passaporto inglese, che nella gara femminile ha recitato uno splendido monologò, facendo il bis del successo di un anno fa. Unico neo, 11 grave atteggiamento del vicepresidente della Iaaf, il senegalese Diade, che si è rifiutato di effettuare la premiazione, compiendo cosi un atto discriminatorio e razzistico, che nello sport non può né deve trovare giustificazioni. Della confortante prestazione dei senior azzurri si è detto. Meno gioie, anzi dolori, derivano dalle classifiche femmlnhe e Junlores, dove 11 venticinquesimo posto del comasco Pusterla è di ben scarso conforto per un risultato di squadra complessivo. Neuchàtel. L'arrivo dell'ingles c-sudafricana Zola Bud-I (Tel.)

Luoghi citati: Kenya, Regno Unito, Stati Uniti