Salgono le proteste per il vino «Tutelare i produttori onesti »

Allarme e rabbia ad Asti e Cuneo, mentre l'alcol metilico continua a colpire Allarme e rabbia ad Asti e Cuneo, mentre l'alcol metilico continua a colpire Salgono le proteste per il vino «Tutelare I produttori onesti » Lecco, morente un intossicato Richieste unanimi: controlli più selettivi, pene più severe per i sofisticatoli (fino al ritiro della licenza), informazione più corretta sulla genuinità - Gli interventi di Gorìa e Vallarmo Gancia jj ASTI — Tempestosa riunione. Ieri mattina, nella sede della Coldlretti di viale Vittoria, gremita di rappresentanti di organizzazioni professionali agricole, cooperative, associazioni di produttori di vino, delle Camere di commercio di Asti, Cuneo, Alessandria e di assessori all'agricoltura delle tre province. Presiedeva l'assessore regionale Emilio Lombardi . La riunione è stata Indetta per discutere la grave situazione venutasi a creare nel settore vitivinicolo dopo le morti sospette a Milano e Sanremo a causa dell'alcol metilico trovato in bottiglioni etichettati .Barbera del Piemonte, venduti dalla ditta Odore di Incisa Scapacclno. Oli Odore avrebbero acquistato dalla ditta Clravegna di Narzole (Cn) partite di vino bianco contenente il metilico che poi «tagliato, con il rosso : Si temono gravi avrebbe provocato morti e intossicazioni. Per 11 momento sono in carcere i titolari della ditta di Narzole, Giovanni e Daniele Clravegna, padre e figlio. Le accuse: omicidio colposo plurimo, lesioni gravi, violazione delle norme sulla fabbricazione dei vini. Molti i produttori presenti nella sede della Coldlretti che hanno come unica fonte di lavoro la produzione e la vendita del vino. Nonostante il loro prodotto sia genuino sono anche loro travolti dalle polemiche. In questi giorni le vendite di barbera sono dimezzate, e anche l'esportazione subisce un consistente calo. Oli interventi si sono succeduti per quasi quattro ore. Non sono mancate accuse nei confronti del servizi di vigilanza antisofisticazione. C'è chi ha sottolineato che diver- danni economici si «commercianti, di vino, più volte condannati per frode, continuano indisturbati la loro attività, mentre sarebbe opportuno il ritiro della licenza di commercio. Inoltre, sono state sollecitate nuove norme contro le sofisticazioni e le frodi Consensi unanimi si sono avuti sull'invito da rivolgere alla Regione, alle Province, alle Camere di commercio per la messa a punto di un programma di corretta informazione nei confronti dei consumatori a favore degli autentici vini piemontesi. Anche il ministro del Tesoro, l'astigiano Gianni Goria. è intervenuto alla riunione affermando tra l'altro: .Fino ad oggi grane sul vino se ne sono avute soprattutto per l'impiego dello zucchero che negli altri Stati europei è ammesso per la correzione dei mosti. Ci sono stati piccoli scandali per certi prodotti fata col bastone, ma mai si è registrato un fatto grave come quello avvenuto a Milano nei giorni scorsi, che supera ogni immaginazione: Goria ha detto inoltre che le organizzazioni che si occupano del settore dovranno studiare ogni iniziativa per salvaguardare il prodotto genuino e porre alio studio un certificato sanitario per ogni partita a tutela dei consumatori. Altre proposte, invece, giungono dalla Camera di commercio astigiana 11 presi dente Vittorio Vallarino Gancia afferma che per di fendere i produttori onesti •occorre eliminare in Piemonte i vini a denominazione semplice, come il Barbera del Piemonte e il Cortese del Piemonte e che tutto quanto si produce nella nostra regione provenga esclusivamente dai vitigni piemontesi; inoltre che il vino sia doc, cioè tutto controllato*. Alcuni viticoltori hanno proposto di istituire «squadre di agenti giurati, per i con troll! delle aziende «sospette.. La proposta però non è stata accolta dall'assemblea. C'è chi ha invece auspicato che 'occorre sfruttare questo momento per debellare una volta per sempre la sofisticazione dei vini.. Anche gli aderenti all'Unione agricoltori della provincia di Asti intervengono: •£' ora di finirla con i bottiglioni di basso prezzo acquistati ai supermercati — sostiene Sergio Oozzellno, viticoltore di Costigliele —. Il consumatore deve riscoprire i produttori ed acquistare direttamente da loro: deve avere la sicurezza di ciò che beve. Forse abbiamo toccato il fondo — conclude Gozzelino —: ma la gente capirà e comincerà a distinguere chi ha sempre lavorato onestamente. Per noi produttori agricoli un po' di pulizia va bene, è ciò che aspettavamo. Rimane il dolore per il disastro che ha causato il vino avvelenato: Guardia di Finanza, carabinieri del Nas, reparti antisof 1sticazlone dell'Amministrazione provinciale di Asti sono ancora impegnati per la caccia ai prodotti all'alcol metilico. Decine di aziende sono già state controllate. Diversi 1 sequestri di prodotti sospetti Vittorio Marchisio Ricoverato venerdì, do - Ha bevuto vino LECCO — Sono ormai legate ad un filo sottilissimo le speranze di salvare da morte per avvelenamento il pensionato Paolo Barucca, 48 anni, nativo di Capodistria e residente a Calolziocorte (Bergamo), ennesima vittima dell'alcol metilico, per avere bevuto il vino barbera della ditta • Odore, di /netta Scapacclno. Lo sventurato è da venerdì sera ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale di Lecco: il suo stato è di coma cerebrale profondo e l'ultimo elettroencefalogramma, effettuato dai sanitari lecchesi, ha dato praticamente una risposta negativa sull'attività cerebrale dell'infermo. Il coma non era ancora irreversibile, ma si avviava — come ha spiega¬ è in coma profon della ditta Odore to il dottor Vendrame — a diventare tale. Non destano, invece, preoccupazioni le condizioni della moglie. Romana Jerebina, 40 anni, anch'ella nativa di Capodistria: la donna è ricoverata nel reparto di medicina e la prognosi è di cinque giorni. Viene trattenuta in osservazione più che altro per prudenza. I coniugi Baracca hanno tre figli che, nella loro casa di corso Europa 78 a Calolziocorte, aspettano con ansia notizie dei congiunti dall'ospedale di Lecco. Approfittando della giornata festiva, numerosi parenti, provenienti anche da Capodistria, sono giunti a Lecco per stare vicino ai componenti della sfortunata famiglia. g- P- S-