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La morte rapida ha sapore di mandorle La morte rapida ha sapore di mandorle L'acido cianidrico, così prepotentemente salito alla ribalta della cronaca per II mortale avvelenamento del banchiere Michele Sindona, avvenuto nel carcere di Voghera, è uno dei tossici più potenti e conosciuti da maggior tempo. Agisce con notevole rapidità, paralizzando il 95 per cento dei sistemi enzimatici, responsabili- dei processi di respirazione interna dei tessuti. Si trova libero, ma più spesso coniugato con altre molecole, come nelle mandorle amare di noccioli di prugna, nei semi delle pesche e delle ciliegie, nei semi e nelle foglie del lino, nelle foglie del lauro ceraso ed in alcune varietà di fagiolo lunato. Solubilissimo in acqua, così come i cianuri, emana un acuto odore di mandorla, che talora si apprezza alla sezione dei cadaveri delle sue vittime. L'impiego di questo veleno si perde nella notte dei secoli. Affermano i testi specializzati, e così s'insegna di solito agli studenti, sulla base dell'interpretazione di alcuni papiri conservati a Parigi e Berlino, che gli antichi sacerdoti egiziani ne conoscevano e custodivano gelosamente il segreto della estrazione: per chi lo divulgava, c'era la «pena del pesco», eseguita proprio con l'acido cianidrico. Peccato che tutto questo abbia ben poche possibilità di essere vero, giacché gli egittologi informano che in epoca dinastica, il pesco, nella valle oggi 24 marzo 1986 5.600 esemplari Pubblicità pub'.tkompass spa Soda a Girellone Generala: 20123 MILANO .... G Neon. 8.10 ■ Tel. (02) 85 961 TORINO, c M ;i 60. via Roma 80, via Marenco 32 - Tel (011) 65 211 Filiali: ALBA c MI Coop.no 9 ■ Tel 35 717 • ALESSANDRIA, v Cavour. 5 - Tel. 442 543 • AOSTA v X de Maislrs. 10 - Tel. 46 951 • ARONA, vie Baracca. 40/a • Tel. 41 700 • ASTI, v Massimo d"A/egiio 28 ■ Tel. 32.222 • BIELLA, v P Micca. 8 - Tel. 30.789 • BOLOGNA, via Indipenden. « 24 • Tel 228.826 • CATANIA, c so Martiri della Libertà. 32 - Tel. 321 521 • CATANZARO, via M Greco 102 - Tel 44 026 • COSENZA, cso italia. 180 - Tel 21 438 • CUNEO, v. XX Settembre. 39 - Tel. 50 832 • FIDENZA, via Gramsci. 58 Tel 37 44 • FIRENZE, viale Matleorli. 54 • Tei. 661 192 • GENOVA, via C R. Ceccardi. 1/14 - Tel. 541.366 • IMPERIA, via Bontante. 1 - Tel. 273.371 • MANTOVA, c.so V. Emanuele. 3 - Tel. 381.828 • MESSINA. 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Si badi che il sistematico ricordo di questi fatti non è banale cronaca, ma ricerca, assai istruttiva. Questo certo si può dire per l'insuccesso di un tentativo di avvelenamento con cianuro, subito dal monaco Rasputin, famoso guaritore della corte imperiale russa e beniamino dell'imperatrice Alessandra. Il cianuro non produsse i suoi effetti perché il veleno era stato inattivato dallo zucchero contenuto nei pasticcini nei quali era stato introdotto. La combinazione con lo zucchero fu la spiegazione della mancata morte, in un notissimo caso della cronaca cittadina torinese di qualche anno addietro, nel quale la vittima sopravvisse ad alcune golate da una bottiglia di fernet, in cui era stato disciolto cianuro di potassio. In realtà, l'impiego indiscriminato del cianuro è legato proprio ai tempi moderni, torse in relazione alle precise conoscenze derivate dal suo impiego indu¬ del Nilo, proprio non era conosciuto. Vi fu introdotto molto più tardi dalla Persia, come suggerisce il termine di frutto persico, di cui è riscontro perfino nel corrispondente sostantivo piemontese di »pers». Studenti e giovani medici vengono comunque colpiti dalla sua pericolosità, che ha dato luogo ad un gran numero di episodi veramente traumatizzanti. Va ricordalo che la dose capace di provocare la morte è assai bassa, giacché appena SO milligrammi sono in genere letali entro un paio di minuti. Nel 1792, il chimico Karl Scheele, preparando per la prima volta al mondo l'acido cianidrico puro, rimase vittima della sua scoperta, per la rottura del recipiente che lo conteneva, il farmacologo Ranieri Bellini si uccise col cianuro di potassio, si dice pungendosi un dito ed immergendolo in una soluzione del tossico. Certamente anni addietro a Torino, uno studente di farmacia, per una delusione d'amore, si oreepitó in laboratorio e tracannò una soluzione di cianuro, cadendo morto davanti ai propri compagni. Anche i testi sono ricchi di esempi estremamente significativi. Il celebre Manuale di tossicologia dello Chapuis riferisce di una cattura giudiziaria del 6 settembre 1834, in cui l'arrestato fu visto portare qualcosa alla bocca e subito mormorare: «E' inutile... Sono morto!», ciò che avvenne A sette giorni dalla scadenza delle do striale e come disinfestante da ratti ed insetti di navi, abitazioni ed edifici, ove può persistere determinando accidenti anche collettivi. Morti collettive con cianuro furono certo ottenute in alcuni teatri della prima guerra mondiale, quando vapori di acido cianidrico vennero largamente usati dalle truppe inglesi e francesi. Fu cosi sperimentata una morte per inalazione rapida e sicura che nel 1930 venne impiegata per la prima volta negli Stati Uniti in un'esecuzione capitale, nella persona di tal Robert B. Withe. Com'è noto, camere a vapori di cianuro furono usate dai tedeschi nei campi di sterminio: le ricerche medico-legali ne hanno identificata una tipica nel campo di Stathof. in Alsazia. Himmler si soppresse con il cianuro, e cosi Goebbels sterminò i sei figli prima di spararci. Goering riusci ad evitare l'impiccagione cui era stato condannato al processo di Norimberga, uccidendosi con il cianuro. In sostanza, l'acido cianidrico merita la fama di veleno ad azione rapida e sicura. Cosi è stato per Michele Sindona: in attesa di sapere se è stato avvelenato o abbia voluto togliersi la vita la scella del cianuro non poteva avere che esito infàusto, ritardato soltanto dalle terapie rianimatorie. p. 1. b. b. mande per la sanato