Sindona: ancora domande

INTERNO INTERNO Sindona: ancora domande Ora la sua famiglia è riunita Assente soltanto Maria Elisa Conclusa l'autopsia Pesito tra 24-48 ore Se viene in italia dagliIl pianto della signora DAL. NOSTRO INVIATO VOGHERA — Mancava solo Maria Elisa, la figlia adesso In America. Ma gli altri c'erano tutti, gli sguardi fissi alla celletta refrigerata dell'obitorio, nell'ospedale di Voghera. Disteso, il corpo di Michele Sindona. • Un voltoscavato dalla sofferenza di 55 ore di agonia, i capelli grigi spettinati e rovesciati sulla fronte: nessuno li aveva ricomposti. Nel corridoio, seduta e scossa dai singhiozzi, Caterina Sindona, 66 anni come il marito. Intorno a lei, i personaggi di una famiglia rimessa insieme da quella notizia arrivata, giovedì mattina, dal supercarcere di Medassino: *Papà sta male, papà sta morendo, è stato il veleno*. Eccoli i componenti del •clan» Sindona, quasi tutti più o meno coinvolti nelle vicende giudiziarie del capofamiglia. Una moglie e tre figli cui Michele Sindona era molto legato, anche se la fuga negli Usa e poi il carcere li avevano dispersi. Ne aveva parlato martedì scorso ad Enzo Biagi, nella sua ultima Intervista; aveva detto delle •preoccupazioni per i miei figli: Una voce, non confermata, sostiene l'esistenza di un'assicurazione sulla vita del bancarottiere, per tre miliardi di lire. Appoggiato ad una porta, c'è Nino, il figlio che collaborava con Michele Sindona e in questi anni aveva partecipato con dichiarazioni e interviste alla «difesa» del padre. Anche lui è coinvolto in un'inchiesta giudiziaria, la •Ambrosoli-bis», la seconda istruttoria dei giudici milanesi per far luce sull'omicidio del liquidatore della Banca Privata Italiana. Vive da tempo a Bruxelles, dove cura un ufficio di import-export à Honk-Kong. . E' arrivato a Voghera giovedì notte, e al capezzale del padre ha trascorso anche la notte tra venerdì e sabato, l'ultima prima della fine. Passeggia nervoso, nell'ufficio del custode dell'obitorio, fuma, scosta le tendine, guarda la folla di curiosi e di cronisti in strada, si ritrae subito. Nella notte, era uscito dalla camera 53 del reparto rianimazione, aveva raccontato i suoi dubbi sull'ipotesi del suicidio, si era lasciato andare a uno sfogo: -Non ci credevo, ma mio padre lo ripeteva spesso quando era ancora nel carcere di New York: mi uccideranno, se torno in Italia. Qui l'hanno tenuto in un isolamento durissimo, che lo umiliava e deprimeva. C'è il pericolo di un avvelenamento, spiegavano alle nostre proteste. Come dire? Per mio padre c'è stato il danno e la beffa, una beffa terribile*. Davanti a lui, seduto alla scrivania, un montgomery blu su un maglione rosso, c'è suo fratello Marco. E' scoppiato a piangere, mentre il lampi dei fotografi lo bersagliavano insieme alla madre, nel tragitto dall'ospedale alla camera mortuaria, dietro l'ambulanza n. 11 della Croce Rossa di Voghera, con sopra il cadavere del bancarottiere di Patti. Di lui, le cronache dello «scandalo Sindona» dicono poco, parlano di un giovane molto legato al padre, ma fuori dai suoi affari, per qualche tempo con incarichi da dirigente nel partito radi¬ «Stampa Sera» di è uscita in 51 STAMPA SERA Michele Torre direttore responsabile Crto Bramante vicedirettore Editrice LA STAMPA SpA Presidente Giovanni Agnelli Vicepresidente Vittorio Caissotti di Chiusano Amministratore Delegato e Direttore Generale Paolo Paloschi Amministratori Luca Corderò di Montezemolo Umberto Cuttica Giovanni Giovannini Carlo Masseroni Francesco Paolo Mattioli Sindaci Alfonso Ferrerò (presid.) Luigi Demartini Giovanni Peradotto * Slalilimenlo tipografico La Stampa Via Mar eneo 32. Torino Stampa in (ac-simile: G E.C. SpA via Tiburuna 1099. Roma Stampa in tac-Bimile- STS SpA Quinta strada 35. Catania © 1986 Editrice LA STAMPA SpA. Ragiatrazrorw Tribunale di Tonno n 613/1926 CERTIFICATO N. 961 DEL 12-12-1985 li Usa rischia l'arresto per ra Caterina -1 figli Nino cale. Piange ancora, porta la mano alla fronte, si tormenta la barba e riprende a parlare con Nino. Adesso, nelle stanze di un piccolo obitorio di un ospedale di provincia, Michele Sindona, la sua famiglia e la sua morte sono tornati in una dimensione normale, più umana. Restano gli interrogativi sull'uomo e il «giallo del cianuro», ma è finita la danza macabra intorno alla sua agonia, le visite di magistrati ed inquirenti, le perizie — quasi un'autopsia anticipata — per scoprire le cause dell'avvelenamento, la curiosità e l'attesa dei cronisti nell' atrio dell'ospedale. Bisogna discutere dei funerali, decidere dove e quando farli. Il dialogo tra i due fratelli continua, poi Nino ripete quello che aveva già detto nella notte: .A Milano, al Cimitero Monumentale, dove sono già sepolti i miei nonni paterni*. Fuori si sta facendo buio, la radio dell'«Alfetta» dei carabinieri gracchia e annuncia: «Sto arrivando il magistrato, per il riconoscimento*. Da una porta laterale, esce la signora Caterina, magra, con i capelli corti e grigi, un cappotto marrone. Poche ore prima aveva inveito con durezza contro i fotografi, aveva urlato «sciacalli*. Parte su un'auto scura, con lei c'è Ennio Sindona, il fratello sessantaduenne del marito, e la cognata Rina Cilio. Restano solo Marco e Nino. Fuori, nel cortile dell'obitorio c'è Piersandro Magnoni, il marito di Maria Elisa. La corte d'assise di Milano gli ha inflitto 4 anni di carcere nel processo che al suocero era costato l'ergastolo. Come nelle scene di una morte in una famiglia della buona borghesia, sta sulla porta, riceve i parenti, li abbraccia, stringe II veleno che ha la condanna a due anni al processo Ambfosoli e Marco ripetono: non crediamo al suicidio sera, al termine della perizia, è stata concessa l'autorizzazione per i funerali. Ci sarà anche Maria Elisa al Cimitero Monumentale di Milano? La corte d'assise l'ha condannata a due anni di carcere, se torna in Italia da New York rischia l'arresto. Giovedì, subito dopo la notizia, aveva detto: «JVon importa, verrò lo stesso*. Nessuno l'ha vista, non è mai stata nella camera 53 dell'ospedale di Voghera. E' l'unica della famiglia Sindona a non aver rivisto il bancarottiere ancora in vita. Quando rivolgiamo la domanda'a Nino, però, è ormai tardi. Lui e il fratello Marco sono già saliti sull'auto diretta a Milano. la mano all'avvocato Carboni arrivato a Voghera alle 18,30. *E' morto mio suocero, mi hanno informato tardi. Sono qui per assistere al riconoscimento. Delle indagini non sappiamo nulla, aspettiamo notizie dai magistrati*, spiega dopo ai cronisti. Sono le 19 quando il sostituto procuratore generale Gianni Simoni entra nell'obitorio. Ci resta 20 minuti. Nino e Marco Sindona firmano il verbale. Poi. anche loro se ne vanno. E' ancora Nino a parlare: .Suicidio? Ci credo ancora meno di questa notte. Abbiamo chiesto al giudice di poter riavere al più presto nostro padre. Adesso è ancora nelle loro mani. Ci ha detto che farà il possibile*. E ieri Ettore Boffano Vogherà.'Caterina e Sebastiano Olio, moglie'è nipote di Sindo ucciso Michele Sindona è il più antico La Procura non vu Di norma occorrono due sottoposti a esami istologiVOGHERA — Nel reparto rianimazione, dove l'ex banchiere siciliano è morto nel pomeriggio di sabato è rimasto un solo degente. La stanza di sicurezza, che per 53 ore ha ospitato Sindona. è vuota. La finestra è stata spalancata e tutte le misure di sicurezza dei giorni scorsi sono state tolte. Ora si tratta sì stabilire come il veleno è entrato nel supercarcere femminile, dove Sindona era l'unico uomo detenuto. Stando all'umore degli inquirenti la soluzione dell'enigma non dovrebbe essere agevole. L'altro ieri sono stati interrogati alcuni degli agenti che si alternavano nella sorveglianza della cella di Sindona. Sull'esito degli atti istruttori dona, nel cortile dell'ospedale usato dall'uomo vuole perder tempo e mesi -1 reperti saranno gici, tossicologici e chimici non è trapelata alcuna indiscrezione. L'inchiesta prosegue. Il bisturi del perito settore ha avviato l'autopsia dell'ex banchiere, che si è conclusa alle 17,10. Intorno al tavolo anatomico, oltre al perito d'ufficio, prof. Antonio For nari, c'erano il consulente tecnico Franco Lodi, per i familiari del defunto, e 11 sostituto procuratore generale della Repubblica Giovanni Simoni, più che mai deciso a non perdere un minuto in quella che sembra diventata una vera e propria corsa alla soluzione dell'enigma. I reperti prelevati dalla salma saranno portati all'istituto di medicina legale dell'Università di Pavia e sottopo^ sti ad esami istologici tossicologici e chimici. In situazioni analoghe, il tempo normalmente chiesto dai periti per depositare le conclusioni si aggira sui due mesi, ma stavolta la giustizia intende lavorare a ritmi intensi. Dopo un sommario esame esterno sulla salma e mentre era ancora in corso l'operazione di prelievo dei reperti, il dott. Simoni è uscito temporaneamente nel cortile dove stazionavano i giornalisti e ha ricordato come gli esami di laboratorio sui resti della colazione di Michele Sindona siano stati ad un certo punto interrotti per consentire al consulente di parte di assistervi. *Gli esiti, comunque, li dovremmo avere tra 24 o al massimo 48 ore*. Ci si chiede a questo punto quanto potrà resistere il dubbio fra suicidio e omicidio. In attesa dei risultati dell'inchiesta, si incrociano le ipotesi formulate sul personaggio Sindona, sui suol atteggiamenti, sulle possibilità che egli avesse, ancora oggi, di dire cose compromettenti per altri. Sono in pochi per la verità a credere che l'ex banchiere possa essersi portato con sé clamorosi segreti. Da anni infatti parlava quasi a ruota Ubera, spesso si ripeteva, annunciava rivelazioni che poi non venivano, malgrado l'incontenibile estroversione che aveva fatto di lui un personaggio quasi patetico rispetto al potente finanziere, dominatore della scena negli anni del cosiddetto 'miracolo economico». Si indaga anche sull'esistenza di eventuali assicurazioni sulla vita dell'ex banchiere, come non vengono trascurati altri elementi di importanza marginale. Il cartello assicurativo dovrebbe comunque prevedere il pagamento del premio agli eredi anche in caso di suicidio, purché la polizza sia stata stipulata due anni prima dell'evento. I risultati dell'esame auto ptico si conosceranno al termine degli accertamenti di laboratorio. Esaurita l'autopsia, il magistrato ha rilasciato il nulla osta per i funerali che si svolgeranno oggi o nella giornata di domani. Ieri, infatti, non si è visto a Voghera alcun parente di Michele Sindona per cui non è stato possibile sapere se la famiglia abbia già fissato data e ora della sepoltura che, stando a quanto dichiarato sabato dal figlio Nino, dovrebbe avvenire al Cimite ro Monumentale di Milano. (Ansa) ria sono ancora molte