Lendl un rullo compressore

Al cecoslovacco anche il Fila Trophy di Milano ed i 100 milioni di premio Al cecoslovacco anche il Fila Trophy di Milano ed i 100 milioni di premio Lendl, un rullo compressore Formula 1, domenica il via al campionato mondiale L'incognita Ferrari Ha battuto in finale Nystrom per 6-2, 6-2, 6-4 - Una lotta contro il tempo per tornare subito negli Usa a riposarsi - E' già il ventesimo incontro consecutivo che vince nel 1986 te per aggiudicarsi il torneo Lipton organizzato dall'Atp a Boca Raton, ed ora altre cinque al Palalido milanese per un totale senza sconfitte nel 1986 di venti incontri, bilancio più che degno del campione del mondo In carica. Un campione che non brilla certo per simpatia e signorilità ma che assente dai campi di gioco McEnroe, con Becker in periodo di perfezionamento tecnico, impegnato solo in remunerative esibizioni, lo vede dominatore Incontrastato della scena internazionale. Un campione che ha perfezionato al massimo il servizio, ormai micidiale tanto con la prima che con la seconda palla di battuta, che possiede la stessa padronanza nel giocare sia il diritto, una volta il suo colpo fondamentale, che il rovescio, migliorato a suon di intensi allenamenti, sia lungo linea che incrociati con la facoltà di decidere in extremis la k l e l e , n rima prova di camp traiettoria da imprimere alla pallina in modo da mettere nella maggiore difficoltà possibile 11 rivale. Nonostante gli assidui allenamenti sostenuti con il suo ultimo coach, l'australiano Tony Roche, gli resta ancora il relativo difetto di non essere particolarmente brillante nel gioco a rete, nella precisione e nella incisività della volée. Colpa della Identica presa «western, sia di diritto che di rovescio che lo costrin¬ ionato italiano ge a continui cambi di impugnatura. 'Cemento, terra o supreme — ha detto di corsa Ivan Lendl dopo la vittoria — è la stessa cosa. Non c'è più differenza'. E sull'erba? «Vedremo, la mia speranza è che presto diventi per me come una delle altre superficie La volontà di migliorare, di sacrificarsi in allenamento, non gli ha mai fatto difetto, ed ora è uguale a quella che aveva quando diciottenne subì al Foro Italico una solenne lezione nella prosecuzione di un match di Coppa Davis contro Adriano Panatta. Allora il giovane Lendl aveva difficoltà a sostenere il palleggio da fondo campo con 11 rovescio che adesso è diventato colpo vincente di rara precisione ed efficacia cosi come lo è stato dagli inizi della carriera il devastante diritto. C'è quindi da credergli e da aspettarlo con fiducia quando promette di trovare gloria futura anche sui campi in erba. Nystrom che ne ricalca il gioco di regolarità da fondo campo ma con minore potenza e lunghezza di gittata è stato l'av versarlo più facile da domare. Forse lo svedese Jarryd, sconfitto in semifinale proprio dal connazionale, con il suo gioco più offensivo e variato poteva impegnare di più Lendl ed offrire al pubblico uno spettacolo almeno più emozionante di quanto non sia stata la finale. Singolare (finale): LendlNystrom 6-2, 6-2. 6-4. Doppio (finale): Dowdeswell-Steyn b. Levine-Warder 6-3, 4-6, 6-1. di CRISTIANO CHIAVEGATO Domenica prossima scatterà il mondiale di Formula 1. Come di consueto il campionato parte da lontano, sulla assolata pista brasiliana di Jacarepagua, nei pressi di Rio de Janeiro. Ogni anno in questa occasione si spendono molte parole nel compilare pronostici e da due stagioni a questa parte si cerca un'antagonista alla McLaren cìte ha dominato nel 1984 con Lauda e nel 1985 con Prost. Nessuna scuderia dal 1950 ad oggi ha mai vinto tre volte di seguito, ragion per cui tutti si affrettano ad indicare come favorita nella lotta per il titolo la Williams di Nelson Piquet e Nigel Mansell. 1 morivi per cui la squadra inglese, che monta sulle sue vetture i motori Honda, viene considerata quasi unanimemente quella da battere sono molto semplici. Tre vittorie nelle ultime tre gare della passata stagione, una monoposto che nel bene e nel male è sempre stata in tempi recenti abbastanza competitiva e due piloti che sono una garanzia. Il primo, Nelson Piquet, ha già due caschi iridar! appesi al chiodo, non sembra intenzionato a mollare ed è un ottimo collaudatore, oltre che il pilota più completo. Il secondo, Nigel Mansell, non è da sottovalutare: piede pesante sull'acceleratore ed ormai una certa fiducia nei propri mezzi dopo avere conquistato due successi lo scorso anno a Brands Hatch e Kyalami. Unico vero problema il terribile incidente stradale in cui è incappato Frank Williams di ritorno dalle prove di Le Castellet. Le sue condizioni sono sempre preoccupanti, rischia sempre una paralisi degli arti inferiori ed attualmente è ricoverato in Inghilterra ;:;!! gerla, con un'enormità di problemi. In teoria potrebbe essere la vettura più competitiva, ma in pratica fra cambio a sette marce ed aerodinamica ci sarà da lavorare parecchio, salvo miracoli. Per questo motivo, qualora non potesse spingere il suo motore super inclinato della Brabham, la Bmw potrebbe puntare tutto su Fabi e Berger che dovrebbero disporre di una vettura valida. Un discorso a parte merita la Ferrari che rappresenta la vera incognita del campionato. Una vettura nuovissima la Fl-86 messa in pista la settimana scorsa che potrebbe vincere subito od essere una grande delusione. Sulla carta dovrebbe andare bene, ma bisogna aspettare per vedere cosa potranno fare Albereto e Johansson che avranno comunque a disposizione come vettura di riserva una 156-85 per estremi rimedi. Le impressioni sono che la Ferrari possa anche ottenere dei risultati molto positivi, ma nel clan modenese la parola d'ordine è quella di parlare soprattutto con i fatti. Anzi dopo i fatti. Non mancano l morivi d'interesse (o forse più di curiosità) per le altre due squadre italiane, la Minardi e l'Osella. La prima con un pilota di primo piano come Andrea de Cesaris ed un esordiente come Alessandro Nannini. La seconda con vetture vecchie (ed ancora per il momento i motori Alfa Romeo) affidate a Piercarlo Ghinzani e Christian Danner. In ogni caso è meglio esserci che non stare a casa. Per quanto riguarda la tecnica, un interrogativo sopra tutti: il consumo di carburante. Chi avrà risolto nella migliore maniera l'equazione fra la potenza da usare ed i 195 litri di benzina, avrà molte possibilità di cominciare con un successo. Alboreio con la Ferrari Fl-86 Il costruttore è anche il trascinatore del team, ma i suoi uomini non sono da meno e certamente, mentre tutti nella Formula 1 sperano di vedere Frank al più presto ristabilito nei circuiti, non verranno meno concentrazione e determinazione. McLaren e Williams a parte, molte squadre assumono o vorrebbero assumere il ruolo di outsider. La Lotus con un Senna finalmente prima guida assoluta, la Benetton che punta su Teo Fabi e Gerard Berger, la Ligier con la coppia Laffite-Arnoux (-gallina vecchia fa buon brodo* sembra essere il motto dell'equipe francese). La Benetton potrebbe essere avvantaggiata dalla situazione quanto meno precaria in cui si trova la Brabham dopo avere presentato la sua rivoluzionaria vettura a sogliola per Patrese e De Angelis. Per il momento la monoposto di Gordon Murray non va nemmeno a spin¬

Luoghi citati: Boca, Brands Hatch, Inghilterra, Milano, Usa